Bere caffè secondo l’EFSA. Quando fa male?

Bere caffè secondo l’EFSA. Quando fa male?

“Dosi singole di caffeina fino a 200 mg e dosi quotidiane fino a 400 mg non destano preoccupazioni in termini di sicurezza per gli adulti in Europa”

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Photo credit: fagola.it

a dirlo è l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, in un parere scientifico sulla sicurezza della caffeina.

Sul documento redatto (attualmente in bozza), l’Autorità  attende ora di ricevere commenti o riscontri attraverso una consultazione pubblica, che rimarrà aperta fino al 15 marzo 2015.

Dunque bere tre tazzine di caffè secondo l’EFSA non crea problemi alla salute.

L’Autorità informa che le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni possono consumare, in tutta sicurezza, fino a 400 mg di caffeina al giorno (l’equivalente di tre tazzine di espresso).

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Photo credit: gds.it.cdn-immedia.net Il caffè secondo l’EFSA

Inoltre sfata anche un altro mito: assumere troppa caffeina in gravidanza non reca problemi per la salute del feto, né sul peso del bebè, né sui tempi della gravidanza.

Sempre secondo l’EFSA, per bambini (3-10 anni) e adolescenti (10-18 anni)

“l’assunzione quotidiana di 3 mg per kg di peso corporeo è considerata esente da rischi. “

evitando però gli eccessi di caffeina, e ancor più di alcol.

Infine anche per chi pratica attività sportiva bere una tazzina di caffè meno di due ore prima di svolgere un esercizio fisico intenso, non comporta rischi.

La caffeina, precisa l’Eufic (European Food Information Council) è una xantina, un alcaloide che si trova in diverse piante come i chicchi di caffè e i semi di cacao, le foglie di tè, le bacche di guaranà e le noci di cola, e che viene aggiunta a bevande analcoliche e a diversi farmaci sia con ricetta sia da banco.

Dunque a chi proprio non riesce a farne a meno, a chi crede sia un buon alleato per affrontare la propria giornata, il caffè non fa male, ovviamente va preso nei limiti.

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Non riesco a parlare di me facilmente, non so mai cosa dire perché sono più che convinta che non bastano due parole per raccontare una persona. Potrei fare “una lista della spesa “ per scrivere tutte le cose che adoro e che odio, ma mi dilungherei troppo quindi semplicemente dico che mi piace andare controcorrente e mi piace ascoltare le persone che hanno una storia, che hanno ancora voglia di far sentire la propria voce in un mondo fatto da stanze in cui si sente solo il rumore dei tasti sulla tastiera.

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