Vi capita mai di tornare a casa dopo una giornata pesante ed avere una voglia irrefrenabile di dolce? Guardate in frigorifero e non ci sono uova, in dispensa non trovate il lievito per dolci, gli ultimi biscotti che avevate li avete finiti due giorni prima per colazione: come rimediare?
Io ho messo insieme un po’ di ingredienti insoliti che avevo sotto mano, e devo dire che il risultato è stato superiore alle aspettative…dei Biscotti Integrali alle Spezie e Papaya, con semi di anice, miele e pepe nero.
Biscotti Integrali alle Spezie e Papaya
Ingredienti per 20 biscotti
- Farina 00 125 gr
- Farina Integrale 125 gr
- Miele 150 gr
- Papaya disidratata 40 gr
- Semi di anice 1 cucchiaino
- 5 Noci Brasiliane
- 4 Mandorle
- Latte q.b.
- Pepe Nero
- Zucchero a velo per guarnire
Procedimento:
Iniziamo con il frullare i semi di anice con le noci brasiliane, le mandorle e il pepe in grani; e continuiamo con il tagliare a pezzi piccolissimi la papaya disidratata.
In una ciotola uniamo il trito preparato con le due farine, la papaia disidratata, il miele riscaldato e latte quanto basta per ottenere un composto malleabile ma piuttosto sodo.
Su una teglia, rivestita di carta da forno, mettiamo il composto dandogli una forma rotonda.
Inforniamo i Biscotti Integrali alle Spezie e Papaya a 180° per circa 20 minuti, quindi far raffreddare e serviamo i Biscotti con sopra dello zucchero a velo. In men che non si dica avrete qualcosa di dolce da sgranocchiare
Come sempre attendo i commenti 😀
#Curiosità
Nell’antica Roma l’anice era, assieme a mosto e formaggio, l’ingrediente di un dolce cotto in foglie d’alloro che potremmo definire l’antenato delle torte nuziali: il mustaceum.
Questo dolce fu anche l’ispirazione di un proverbio dell’epoca che recitava: ”loreolam in mustace quaerere”, ovvero “cercare inutilmente le fogli di alloro nel mustaceum” (probabilmente bruciate in forno!).
Questo dolce fu anche l’ispirazione di un proverbio dell’epoca che recitava: ”loreolam in mustace quaerere”, ovvero “cercare inutilmente le fogli di alloro nel mustaceum” (probabilmente bruciate in forno!).
alla prossima ricetta, Aurora