Blindspot – recensione episodio 2×06

Blindspot – recensione episodio 2×06

Altro episodio, altre domande.

  • Jane e Roman

Iniziamo da Jane e dal suo coinvolgimento con Sandstorm. È chiaro che ormai si stia affezionando (di nuovo) a Roman mentre pian piano le riaffiorano i ricordi. E come biasimarla? È suo fratello, dopotutto, nonostante sia un terrorista. E anche se Roman continua a dirle che sua sorella non c’è più, io continuo a ripetere che noi non conosciamo Jane e di conseguenza potrebbe cambiare da un momento all’altro. Ma non è detto che la vera lei ci piacerà. Quale sia il vero piano di Shephard non si sa ancora, è proprio a causa di questo nuovo legame fratello/sorella ne sapremo ancora meno. Jane decide di mandare all’aria il sabotaggio per salvare Roman. La vera domanda è: l’ha fatto solo per pura bontà d’animo o perché, sotto sotto, sta tornando quella che era una volta?

  • Tutte pazze per Weller

È incredibile il fascino che Kurt eserciti su tre quarti delle donne che gli orbitano intorno (e anche su quelle che lo guardano da casa), ma questa mi è sembrata proprio una caduta di stile. Il cliché più cliché nella storia dei cliché. Weller e Naz. Non bastava che Allie si fosse messa tra Kurt e Jane. E non bastava che Allie aspettasse un bambino. Ora Naz si è messa in mezzo tra Kurt e Allie e Jane e io non ci capisco più niente.

Questa storia potrà solo significare una cosa: prima o poi salterà fuori per rompere  qualche equilibrio, sia esso sentimentale o lavorativo (a me Naz puzza abbastanza).

In questa piccola fuga in Bulgaria alla ricerca di chi era dietro le mail inviate a Mayfair che Patterson aveva abilmente decriptato, veniamo a conoscenza che questo tizio, Winter

  1. era stato minacciato da Sandstorm 
  2. Aveva inviato i file a Mayfair senza sapere chi fosse ma sapendo che poteva fidarsi di lei

Anche questo, mi ha fatto riflettere.

  • La dolce storia d’amore di Patterson e Burden

Io li adoro insieme, hanno una carica pazzesca. E nonostante l’episodio si sia concluso in maniera piacevole, nello studio di Burden viene ritrovata una cimice.

Qualcuno ascoltava tutte le sue sedute. Ora, quella cimice era lì per caso o conferma la mia (e non solo) teoria secondo cui Burden è una talpa?

Proprio alla luce di queste tre storyline, mi è venuta in mente una cosa.

E se Shephard fosse in qualche modo legata, magari a livello di parentela, con Mayfair? Direi anche con Burden, ma lui è troppo giovane e sappiamo che Shephard ha cresciuto Roman e Jane in Sudafrica, quindi questa è da escludere.

Questo spiegherebbe perché Roman non vuole rivelare a Jane il nome reale di Shephard.

Resta comunque da continuare a chiederci perché Sandstorm sorvegliava Weller da anni, il che secondo me aiuterà a rispondere al perché il suo nome si trovava sulla schiena di Jane.

Per quanto riguarda le love story, a parte gli scherzi, forse dovrei smetterla di shippare così tanto Kurt e Jane, visto che forse sono rimasta l’unica a farlo.

Prima di chiudere, un piccolo sguardo alla storyline di Tasha e Reade. Al contrario di quanto pensavo, non è stato lui ad uccidere il Coach ma qualcun altro. Dalla cucina di Reade manca un coltello che si era rotto ed era stato gettato nella spazzatura + l’amico tossico di Reade viene cacciato da Tasha + l’amico tossico prende il coltello = è stato l’amico tossico ad uccidere il Coach.

Non so dire se, secondo me, Reade lo sappia, ma sono quasi sicura che sia andata così. 

Detto ciò, l’episodio si conclude con Kurt che, ascoltando la voce di Shephard in una registrazione, dice di conoscerla. Dove l’avrà sentita?

Vi lascio con questo interrogativo e nell’attesa del prossimo episodio potete continuare a seguirmi su Facebook alla pagina  Telefilia  e su Twitter al profilo @FB_Telefilia.

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Ventotto anni, appassionata di viaggi e letteratura e con il sogno nel cassetto di diventare scrittrice. Nel frattempo scrivo racconti nell'attesa dell'ispirazione per creare qualcosa di migliore, venero i ravioli cinesi e mi drogo di serie TV.

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