In un mondo dominato dai social media e aggiornamenti in tempo reale, una fotografa ha deciso di fare un passo indietro e condividere ciò che la vita è senza di loro.
Niki Boon, madre di tre figli, nata in Nuova Zelanda ha cominciato a scattare fotografie per hobby, mentre lavorava come fisioterapista in Scozia. Viaggiando, si è appassionata sempre di più fino a quando, tornata in Nuova Zelanda, ha deciso di farne una professione.
Nel suo progetto Childhood in the Row ci sono una serie di scatti che mostrano com’è la vita dei bambini cresciuti senza tecnologia.
Niente televisione, niente computer, niente cellulare. Solo campagna.
La sua decisione di crescere i figli lontani dalla tecnologia viene spiegata così:
I miei figli vivono senza TV o altri moderni dispositivi elettronici, so che è uno stile di vita che può sembrare anticonvenzionale. Con il mio lavoro voglio celebrare la magia dell’infanzia vissuta a contatto con la terra, voglio documentare le loro giornate insieme, in un ambiente pieno di natura e di giochi fantasiosi. Fotografo la loro infanzia così com’è: libera.
Photo credit: http://static1.squarespace.com/
Le splendide foto in bianco e nero, infatti, documentano la vita quotidiana dei suoi bambini che giocano sulla sua proprietà di 10 acri nella regione di Marlborough South Island, in Nuova Zelanda. Arwen, 6, Anton, 8, Rebecca, 11, e Kurt, 12, sono visti giocare all’aperto, stare in relax sulla terrazza, piangere.
Non riesco a parlare di me facilmente, non so mai cosa dire perché sono più che convinta che non bastano due parole per raccontare una persona. Potrei fare “una lista della spesa “ per scrivere tutte le cose che adoro e che odio, ma mi dilungherei troppo quindi semplicemente dico che mi piace andare controcorrente e mi piace ascoltare le persone che hanno una storia, che hanno ancora voglia di far sentire la propria voce in un mondo fatto da stanze in cui si sente solo il rumore dei tasti sulla tastiera.