Game of Thrones – recensione 7×01

Game of Thrones – recensione 7×01

Shall we begin?

Si conclude così la premiere della settima stagione di Game of Thrones, quella premiere che abbiamo atteso per più di un anno. Sembra passato un secolo da quando è andata in onda Winds of Winter, il più bel season finale (a mio parere) che questa serie ci abbia mai regalato. Eravamo rimasti con un quadro della situazione molto chiaro: a nord, Jon Snow viene proclamato Re del Nord dopo aver sconfitto i Bolton; a sud, Cersei si è auto-incoronata regina dei Sette Regni dopo aver sterminato tre quarti della popolazione, incluso suo figlio; a est, più o meno, Daenerys ha finalmente deciso di tornare a casa con tante navi quanti i secondi passati a Essos a perdere tempo. ‘na cifra, come diremmo a Roma.

In queste macro-trame, si vanno a inserire le piccole sotto-trame che la 7×01 ci ha voluto ricordare.

Gli equilibri del nord dipendono ancora una volta dagli Stark, ma sembra che anche internamente alla famiglia (al momento composta solo da Sansa e Jon) ci siano delle spaccature. Mentre Sansa propone di privare delle loro terre le famiglie che non hanno supportato Jon, Jon decide che non bisogna punire i figli per le colpe dei padri. Ora, è chiaro che Sansa avrebbe potuto avere le sue ragioni, ma io non riesco proprio a schierarmi dalla sua parte. Sembra quasi che voglia iniziare ad emulare i comportamenti di Cersei dimenticando una cosa fondamentale: lei non è Cersei. Il personaggio di Cersei, vendicativo e cattivo fino al midollo, assetato di potere e di gloria, è unico nello scenario di GOT. Sansa ne sarebbe solo una brutta copia perché, diciamocelo, avrà anche fatto un grande cambiamento dalle prime stagioni ma non sarà mai all’altezza di poter prendere decisioni così importanti. Non lo dico semplicemente per difendere Jon, ma in questo caso Jon si è dimostrato il vero Stark della situazione. Ha fatto quello che Ned avrebbe fatto. Ha risparmiato due giovani ragazzi dallo scontare le pene che avrebbero dovuto pagare i genitori, ha ricordato a tutti che il problema sono gli Estranei.

Che Jon Snow abbia l’espressività di un comodino sono la prima a dirlo (ma adoro Kit e i suoi riccioletti), ma in questo caso aveva tutte le ragioni del mondo e spero che continui ad essere così. Sansa, per quanto mi riguarda, non arriverà a fine stagione. Complice, secondo me, Ditocorto, succederà qualcosa e ce la toglieremo dalle scatole finalmente.

Sempre a minacciare Cersei dal nord, oltre a Jon e agli Estranei, altre due piccole cose apparentemente insignificanti. La prima è il ritorno di Bran al di sotto della Barriera: credo sia solo questione di tempo, ormai, finché riesca a tornare a casa e a dire a Jon tutto quello che sa su di lui. Una volta data la certezza a Jon di non essere un semplice bastardo, questo potrebbe accrescere la sua autostima e la determinazione nel vedere sconfitti prima gli Estranei e poi i Lannister, magari cercando un’alleanza con Daenerys, cosa che ormai sembra palese date le notizie che a breve gli giungeranno da Sam: a Roccia del Drago c’è un’intera montagna di Vetro di Drago, l’unica arma che consentirebbe di uccidere gli Estranei. E chi c’è a Roccia del Drago?

La seconda cosa apparentemente insignificante, ma che ormai di insignificante non ha più nulla, è Arya. Arya che da sola ha sterminato tutti i Frey, vendicando veramente le Nozze Rosse, altro che Jon (scusa Jon). Arya è uno dei pochi personaggi, se non l’unico, che merita di apparire prima della sigla. Arya fa paura. È determinata, fredda, forte. Arya sta andando a sud per uccidere Cersei, ma secondo me prima di arrivarvi potrebbe incontrare tre possibili scenari:

  1. Il Mastino
  2. Tornare, anche per sbaglio, a Winterfell
  3. Euron Greyjoy che la rapisce per portarla a Cersei

A sud, Cersei è rimasta sola in preda alla sua follia delirante. Vuole creare una dinastia e suo fratello le ricorda che ormai i figli li hanno praticamente finiti: uno era un pazzo che è stato avvelenato al proprio matrimonio, una poverina ha avuto come una colpa quella di essere nata quasi sana e l’altro si è tolto la vita da solo dopo essersi reso conto di essere l’unico Lannister tonto. È chiaro che ormai gli unici Lannister rimasti sono proprio Cersei, Jaime e Tyrion, che però si trova con Daenerys. Consapevole del fatto che a breve verrà schiacciata da tutti i nemici che ha, a Cersei resta come ultima spiaggia un’alleanza con gli Uomini di Ferro e invita Euron Greyjoy che senza troppi complimenti le chiede la mano. Dopo il rifiuto di Cersei, l’uomo promette di tornare con qualche dono che le farà cambiare idea. Cosa vuole portarle? Io dapprima ho pensato a Tyrion ma devo ammettere che anche l’idea che lui le porti Arya (in modo da poter far leva su Jon per il nord) non è totalmente da scartare. Per un attimo ho pensato che Cersei potesse accettare la proposta e morire proprio per mano del marito, ma forse è presto per dirlo.

Nel frattempo, però, vorrei porre l’accento su una questione che ho sollevato l’anno scorso e che secondo me potrebbe avverarsi:

 se riprendiamo la profezia di cui parlavo prima, la regina più giovane che porterà via tutto a Cersei potrebbe non essere Margaery ma Daenerys e il fratello minore che la uccide potrebbe dunque essere Tyrion.

A questo aggiungerei che la regina più giovane che porterà via tutto a Cersei potrebbe portarle via anche l’amore: e se il discorso di Daenerys sulle alleanze strette attraverso il matrimonio portasse proprio ad un matrimonio tra lei e Jaime Lannister in qualche modo, ponendo fine al regno di Cersei? Non so se Jaime potrebbe mai farlo, in effetti, ma forse spinto da Tyrion potrebbe accettare.

Ad ogni modo, a fine episodio Daenerys fa finalmente ritorno a casa, a Roccia del Drago, la roccaforte dei Targaryen. Nonostante io abbia degli alti e bassi con il suo personaggio, ho avuto i brividi vedendola rientrare in quella che una volta doveva essere una città popolata di biondoni platino e draghi (voglio uno spin-off!!). Le pedine sono schierate, Daenerys ha praticamente tutte le carte in regola per distruggere tutti nel giro di un episodio, ma qualcosa mi dice che non lo farà.

Insomma, episodio denso di informazioni ma con poca azione, ma molto bello ugualmente. Finalmente l’inverno è arrivato e sta portando cambiamenti: sono completamente fiduciosa che in questa stagione ne vedremo delle belle, non ci resta che attendere!

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Ventotto anni, appassionata di viaggi e letteratura e con il sogno nel cassetto di diventare scrittrice. Nel frattempo scrivo racconti nell'attesa dell'ispirazione per creare qualcosa di migliore, venero i ravioli cinesi e mi drogo di serie TV.

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