“Grazie di tenere la bocca chiusa”: #WhoWillYouHelp, lo spot contro l’omertà

“Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell’oppressore. Se un elefante ha il piede sulla coda di un topo e dite che siete neutrali, il topo non apprezzerà la vostra neutralità.”
– Desmond Tutu

Il dibattito sulla disparità tra i sessi e sulle molestie sessuali oggi è più acceso che mai, eppure c’è un aspetto della questione che spesso passa in secondo piano: il ruolo chiave di chi è testimone, chi sa, chi potrebbe aiutare e che invece troppo spesso sceglie il silenzio.

Per paura, per egoismo, per qualsiasi motivo, il potenziale salvatore lascia la vittima a combattere da sola una battaglia più grande di lei, che nella maggior parte dei casi non è in grado di sostenere con le proprie forze.
Siamo soliti far passare queste persone come innocenti ed estranee ai fatti; la verità è che sono a tutti gli effetti complici del carnefice.

Quando non fai nulla lo stai aiutando.
Ma quando fai qualcosa, aiuti lei.

Questo è il messaggio chiave della campagna promossa dal governo dell’Ontario, #WhoWillYouHelp. Un video diffuso la scorsa settimana delinea a chiari contorni diverse situazioni in cui un terzo potrebbe essere in grado di intervenire informando chi di dovere o semplicemente imponendo al molestatore di smettere.
Nello spot vediamo un uomo mette della droga nel cocktail di una donna, un impiegato che molesta la sua collega in ufficio, un ragazzo che mostra agli amici le immagini intime della fidanzata, un altro che tenta di abusare di una ragazza ubriaca ad una festa. Tutti e quattro si rivolgono alla telecamera dicendo:

Grazie di tenere la bocca chiusa.

Grazie di farti gli affari tuoi.

Grazie di non dirlo alla mia ragazza.

Grazie di non dirlo a nessuno.

Forse un terzo non sarà sempre in grado di aiutare in modo efficace una donna in difficoltà senza mettere in pericolo anche sé stesso, ma il messaggio che la campagna intende veicolare vuole ricordare a tutti noi che spesso il potere di parlare può fermare la violenza, e che basta davvero poco, anche un piccolo gesto di solidarietà e coraggio, a fare la differenza. L’omertà non paga, in nessun caso.

L’Ontario ha diffuso questo spot nell’ambito di un piano ideato e redatto per sopprimere il fenomeno della violenza sessuale concentrandosi sulle cause profonde che portano allo stupro e alle molestie in generale – atteggiamenti malsani e disuguaglianza di genere.

E tu, chi aiuterai? La vittima o il carnefice?

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Blogger, web designer, a volte scrittrice analogica. Nerd repressa causa incompatibilità con la matematica. Mens sana in corpore pigro. Sogno di scrivere un e-book al giorno e di smetterla con le frasi brevi nelle biografie.

Commenti

1 Commento
  1. Avatar
    posted by
    Anna
    Mar 15, 2015 Reply

    Cara Susanna, trovo sempre i tuoi articoli molto stimolanti e questo in modo particolare. È omertà anche non ascoltare il silenzioso grido di aiuto di bambini e anziani. Non esiste solo la violenza fisica, esiste anche la violenza attraverso la prevaricazione verbale…o la trascuratezza nei confronti dei più deboli. Io ho scelto di schierarmi dalla parte del silenzio che urlava a squarciagola. Continua con i tuoi articoli che trattano di tematiche sociali. Felice vita.

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