«La mia mente cerca una donna più snella». La storia di Michelle Thomas.

michelle-instagram-2

Ehi Michelle, mi dispiace, sono stato super impegnato al lavoro oggi. Grazie per la serata meravigliosa di ieri. Ti ho apprezzato molto. Sei sfacciata e divertente: proprio il tipo di ragazza con cui mi piacerebbe uscire, se solo il mio corpo e la mente me lo permettessero. Ma non credo accadrà. Non ho intenzione di prenderti in giro: penso tu sia la ragazza più bella che abbia mai incontrato. Ma la mia mente cerca una donna più snella.

Sono superficiale? Non credo proprio. È la stessa reazione che hai quando leggi un libro di un grande autore o vedi un quadro sorprendente o senti una canzone che ami, hai una reazione istantanea che ti fa desiderare sempre di più di quella cosa. È lo stesso per me: sono completamente preso dalla tua testa, dal tuo viso e dalla tua personalità, ma non posso dire altrettanto del tuo corpo.

Quindi potrei continuare e flirtare con te e passare una serata incredibilmente divertente, ma ho la sensazione che quando ci spoglieremo il mio corpo non seguirà la mia mente e non mi ecciterò, e non voglio che succeda questo. Possiamo rimanere amici, possiamo scherzare e volerci bene. Ti sposerei se fossi più minuta perché hai qualcosa nella testa che è completamente unico e che mi piace veramente tanto. Quello che sto cercando di dirti è che voglio provare ad evitare un dolore futuro dicendoti tutto questo ora. Sono un uomo, con tutte le passioni roventi e i difetti di un uomo e so bene ciò di cui il mio corpo ha bisogno.

Prova a perdonami. Ti adoro.

Photo credit: http://metro.co.uk/

Photo credit: http://metro.co.uk/

Dopo una lettera così rimanerci male è il minimo per qualsiasi donna, e Michelle Thomas, blogger trentenne londinese, è stata scaricata da un uomo conosciuto su Tinder, un noto sito di incontri con queste parole.

I due si erano dati un appuntamento in un pub, hanno cenato, chiacchierato tutta sera e al rientro a casa si sono scambiati un bacio. Nessuna aspettativa per la ragazza, ma dopo poco queste parole amare.
Ha pianto per un giorno intero ma poi ha deciso che non era il caso di distruggere la propria autostima e di vendicarsi raccontando tutto, pubblicando la lettera con cui era stata scaricata sul suo blog con tanto di risposta.

«Caro uomo incontrato su Tinder,
tutti noi abbiamo un buon amico che guardiamo mestamente e di cui pensiamo: «Sei bello, ma non mi attrai». Ciò che non va bene è il fatto che tu abbia avuto il coraggio di scrivere, dopo poche ore in mia compagnia, un messaggio del tutto fuori luogo. E a dir poco sadico. Il tono è condiscendente e mieloso, ma la “scientificità” con cui esprimi il tuo disgusto per il mio corpo è davvero grottesco. L’unico tuo obiettivo era quello di ferirmi.

E mi vergogno a dirlo, per un momento ha funzionato. Stava risvegliando la paura che ogni donna ha – non importa quanto sia divertente, intelligente, appassionata, leale, avventurosa, determinata -: se sei sovrappeso, nessuno potrà mai trovarti desiderabile.

Per quanto riguarda me, il vero motivo per cui ho deciso di rispondere pubblicamente è il fatto che hai una figlia di 13 anni. Voglio incoraggiarla ad amare, divertirsi e a prendersi cura del suo corpo. Appartiene a lei e solamente a lei».

Già prima di condividere in rete il suo pensiero su questa vicenda, la Thomas riceveva moltissimi messaggi da parte di uomini e donne: tramite l’hashtag #bodyshaming, invitava gli utenti ad uscire allo scoperto.

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>