Lammily: questo nome arriva come una pallottola dritta al cuore di tutti i fan – veterani e non – della storica Barbie.

Recenti statistiche sulle misure medie delle adolescenti americane hanno constatato come la tanto amata creazione Mattel (bionda, slanciata, occhi azzurri) sia una mera rappresentazione di una realtà fittizia che di concreto ha, a ben vedere, solo la plastica – plastica che un giorno potrà ritrovarsi nei corpi delle ex bambine che passavano ore e ore a giocare con quest’arma tanto innocua quanto letale.

Stop alla perfect woman

Anche se nel corso degli anni abbiamo visto come Barbie abbia cercato di stare al passo con le tendenze, ad esempio divorziando dal povero Ken o tagliandosi la fluente chioma bionda per dare conforto ai malati di cancro, questo non l’ha mai privata dell’effige di “perfect woman” nell’immaginario collettivo.
Il suo fisico fin troppo perfetto ha causato enormi cali di stima nelle future donne e non ha risparmiato loro fiumi di lacrime davanti allo specchio, strambe diete fai-da-te per entrare in taglie 38-40 e spese folli a beneficio dell’industria del fitness.

Chi è Lammily

Lammily ha misure “standard”, niente vitino da vespa, tatuaggi, cicatrici e brufoli che possono essere posizionati a piacimento e – udite udite – addirittura cellulite e smagliature.
Questa bambola ha un corpo da sportiva, non da fotomodella, e sicuramente avvicinerà le bimbe a un’ideale di donna molto meno irraggiungibile, senza creare in loro paranoie su un corpo a cui solo le modelle di lingerie come quelle di Victoria Secret’s possono avvicinarsi – tra l’altro con diete liquide e allenamenti che neanche il famigerato Rocky Balboa sopporterebbe.

Forse non sarà una Lammily a salvarci dalla malata concezione di perfezione alla quale abbiamo anelato per anni, ma sicuramente può essere un inizio promettente verso una consapevolezza più serena e meno amara del proprio corpo.