Vedendole passeggiare per strada potreste pensare a due amiche o compagne di classe che escono insieme.
Di certo non vi passerebbe mai per la testa che Lucy e Maria Aylmer, due diciottenni di Gloucester in Gran Bretagna, siano addirittura sorelle gemelle.
Nessuno crede mai che siamo gemelle, perché io sono bianca e Maria è nera. Anche quando ci vestiamo allo stesso modo non sembriamo nemmeno sorelle, figuriamoci gemelle. Ci è capitato che i nostri amici ci chiedessero i certificati di nascita per credere a quello che gli dicevamo.
Sono parole di Lucy, la più timida e introversa delle due, che ai suoi lunghi e liscissimi capelli rossi accompagna una pelle incredibilmente chiara – un aspetto tipicamente inglese.
Di contro sua sorella Maria, estroversa e amichevole, ha la pelle color cappuccino, labbra carnose e una folta chioma di riccioli neri che le contorna il viso – la tipica descrizione di una donna caraibica.
Non solo l’aspetto fisico, ma anche i loro caratteri e i loro gusti sono totalmente differenti: Maria studia legge al Cheltenham College, mentre Lucy studia arte e design al Gloucester College.
Le due “gemelle diverse” sono nate nel gennaio del 1997 da un padre caucasico e una madre per metà giamaicana. Hanno altri tre fratelli – George, Chynna e Jordan- tutti con la stessa tonalità di pelle (molto più scura di quella di Lucy, ma leggermente più chiara rispetto a quella di Maria). Le due sostengono di essere “ai margini opposti dello spettro di colori, mentre i nostri fratelli sono tutti nel mezzo”.
Una simile mescolanza di geni è un caso più unico che raro: i gemelli eterozigoti si sviluppano in due ovuli differenti, inseminati da due diversi spermatozoi, ma esiste soltanto una probabilità su 500 che nascano con due diversi colori di pelle.
La loro madre, Donna (che oggi ha 47 anni e fa la casalinga), rimase a dir poco scioccata quando le vide per la prima volta dopo la loro nascita, visto che dalle analisi in gravidanza non emergeva alcun dato che avrebbe fatto pensare a due tonalità tanto diverse.
Il motivo è presto spiegato: la madre, per metà giamaicana, è portatrice di entrambi i geni (pelle chiara e pelle scura). Le persone afro-caraibiche hanno spesso del DNA europeo nel loro patrimonio genetico, in virtù del fatto che discendono dagli schiavi deportati nel Nuovo Mondo e mischiati con gli europei. Questo accresce sensibilmente le possibilità che venga passato ad almeno un gemello il gene portatore della pelle bianca.
Le gemelle Aylmer, nonostante il clamore suscitato dalla loro parentela, sono fiere della loro unicità:
Adesso che siamo cresciute, anche se il nostro aspetto è tanto diverso, il legame tra di noi è sempre più forte. Ora siamo fiere del fatto di essere gemelle. Maria ama raccontare ai compagni del college di avere una gemella bianca – e io sono molto fiera di avere una gemella scura.