Mamme ideali? Le trentenni.

Mamme ideali? Le trentenni.

Per anni hanno raccontato che sarebbe bene fare figli il prima possibile, perché si avrà la possibilità di crescerli meglio, ma un team di scienziati della London School of Economics (Lse) ha rivelato che le mamme ideali sarebbero quelle che mettono al mondo i propri figli a trent’anni.

A dirlo è una ricerca inglese, Millennium Cohort Study, pubblicata sulla rivista ‘Bioepidemiology and Social Biology‘, che ha preso in considerazione più di 18mila piccoli nati tra il 2000 e il 2001 e che ha avuto come obiettivo quello di analizzare l’impatto dell’età della mamma sulla loro vita e sulla loro salute. Tutti i bambini sono stati seguiti per cinque anni.

Analizzando i dati raccolti, gli studiosi hanno osservato che i bambini nati da mamme trentenni riescono solitamente a ottenere i risultati migliori nei test cognitivi rispetto ai coetanei nati da mamme quarantenni o ventenni.

In particolare, le mamme quarantenni sarebbero meno propense a giocare con i propri figli piccoli ma in compenso leggerebbero loro più libri, allatterebbero più volentieri e fumerebbero meno. Unica nota negativa: diventare mamme a quarant’anni ha un rischio non indifferente, ossia la maggiore probabilità di partorire figli obesi.
Il campione delle mamme over 40, come hanno dichiarato gli stessi scienziati, è però da approfondire dato che era costituito da sole 53 donne, troppo poche affinché i risultati possano essere considerati davvero attendibili.

Photo credit: http://www.blogmamma.it/

“Le donne che mettono al mondo un bambino per la prima volta nei loro trent’anni sono solitamente donne che hanno raggiunto un certo grado di istruzione, hanno buoni o ottimi guadagni, hanno più probabilità di essere in una relazione stabile, hanno uno stile di vita sano e che hanno programmato la loro gravidanza”,

spiega la ricercatrice e autrice dello studio Alice Goisis.

Naturalmente tutto lo studio si basa solo su statistiche e per di più relative al Regno Unito.

Non è mai troppo presto o troppo tardi per diventare genitori, a patto che si sia disposti a riservare ai figli tutte le cure e l’affetto di cui hanno bisogno.

Non riesco a parlare di me facilmente, non so mai cosa dire perché sono più che convinta che non bastano due parole per raccontare una persona. Potrei fare “una lista della spesa “ per scrivere tutte le cose che adoro e che odio, ma mi dilungherei troppo quindi semplicemente dico che mi piace andare controcorrente e mi piace ascoltare le persone che hanno una storia, che hanno ancora voglia di far sentire la propria voce in un mondo fatto da stanze in cui si sente solo il rumore dei tasti sulla tastiera.

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