Mia Ayliffe-Chung uccisa brutalmente. La mamma continua il suo viaggio.

Mia Ayliffe-Chung uccisa brutalmente. La mamma continua il suo viaggio.

Mia Ayliffe-Chung aveva 21 anni e amava viaggiare.

Verbi all’imperfetto perché nelle scorse ore, nella principale isola dell’Oceania, la giovane ha trovato la morte per mano di un uomo di nazionalità francese di 29 anni, che l’ha massacrata a colpi di coltello, urlando «Allah Akbar».

Mia Ayliffe-Chung era in Australia da pochi giorni e voleva restarci per tre mesi, dopo aver viaggiato a lungo tra Marocco, Turchia, India, Vietnam e Indonesia, come testimonia anche il suo profilo Facebook.

Photo credit: http://i.dailymail.co.uk/
Photo credit: http://i.dailymail.co.uk/

Viene descritta dagli amici come “piena di energia” e “una ragazza dalla felicità contagiosa”, che – lei stessa lo diceva sui social – stava “vivendo un sogno”.

Questo sogno, ora, continuerà grazie alla madre che ha deciso di spargere le ceneri della figlia per il mondo e far sì che il suo viaggio possa continuare simbolicamente.

“So che alcuni suoi amici sono contrari, volevano che il suo corpo venisse sepolto in Inghilterra, ma lei ha amici in tutto il mondo.Per questo ho pensato di creare qui un posto per ricordarla, ma di spargere le sue ceneri nei luoghi che le sono stati cari e quelli che non ha ancora visitato”.

ha spiegato la mamma sul quotidiano inglese Independent, dicendo di voler ripercorrere le tappe raggiunte dalla figlia in vita, per scoprire i luoghi che l’hanno formata, per ascoltare le storie delle persone che l’hanno incontrata e per conoscere Mia un po’ meglio, capirla un po’ più a fondo.

“Al momento l’unico modo in cui posso davvero far fronte a questa perdita è pensare che fosse arrivato il suo tempo e ciò che è successo in quell’ostello era il suo destino. Ci è stata prestata dal Signore per un periodo, adesso terminato. Ma penso anche che quella saggia bambina fosse qui per una ragione e scopo del mio viaggio sarà anche quello di scoprire quale”.

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Non riesco a parlare di me facilmente, non so mai cosa dire perché sono più che convinta che non bastano due parole per raccontare una persona. Potrei fare “una lista della spesa “ per scrivere tutte le cose che adoro e che odio, ma mi dilungherei troppo quindi semplicemente dico che mi piace andare controcorrente e mi piace ascoltare le persone che hanno una storia, che hanno ancora voglia di far sentire la propria voce in un mondo fatto da stanze in cui si sente solo il rumore dei tasti sulla tastiera.

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