No Diet Day, stop alle diete per un giorno!

Si festeggia oggi, 6 maggio e si tratta di una giornata senza restrizioni alimentari, per liberarsi dall’ossessione del peso.
Una giornata internazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi alimentari e sulle difficoltà psicologiche di chi si trova ad affrontarli, istituita da Mary Evans Young, un’ex anoressica.
Questa donna, fondatrice dell’associazione «Diet Breakers» e scrittrice anche del libro “Diet Breaking: Having it all without having to diet “, 23 anni fa, nel lontano 1992, ha dato vita a questa strana, ma unica ricorrenza.
A far scattare la molla è stato il suicidio di una 15enne, vittima di bullismo perché troppo grassa.
Mary Evans Young radunò a Londra un po’ di gente e la cosa fece scalpore.
Dall’anno successivo in tutto il mondo si diffuse il suo messaggio: dagli Usa all’Australia in questa giornata si riflette sulla necessità di affrontare la vita con più leggerezza anche se si è sovrappeso.
I disturbi alimentari sono un problema sempre più grave, sono ormai 4 milioni i soggetti che solo in Italia soffrono di DCA, disturbi del comportamento alimentare. Spiega il ministero della Salute,
“Lavori scientifici internazionali mettono in evidenza una incidenza di nuovi casi di disturbi del comportamento alimentare nella fascia femminile tra i 12 e i 25 anni e stimano nei paesi occidentali, compresa l’Italia, la prevalenza dell’anoressia nervosa intorno allo 0,2-0,8%, quella della bulimia nervosa intorno al 3% e quella dei disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati (Dca-Nas) tra il 3,7% e il 6,4%”.
La giornata, ovviamente, non vuole essere un modo per andare “contro” abitudini salutari, ma bensì una riflessione sul vero senso della dieta.