Non noi, ma tutti quei rituali legati a doppio filo alle nostre mani.
Non noi, ma quei tic, quelle battute recitate all’unisono, quelle canzoni imparate a memoria, quel modo particolare di ridere, quell’intonazione nella voce che nasceva così spontaneamente.
Quei film lasciati a metà per fare l’amore.
Quelle pizze a domicilio alle dieci di sera, che non hanno più lo stesso sapore senza di te.
Quelle passeggiate infinite ogni sabato, a raccontarci i segreti dell’universo e il modo in cui ci piace sfogliare i libri.
Quei pochi, semplici, inconfondibili gesti d’amore inaspettati, come il sapere esattamente quanti cucchiaini di zucchero vogliamo nel caffè.
Non noi, ma tutto quello che aveva preso vita tra di noi, che esisteva solo se eravamo insieme, che era un segreto solo nostro.
Non mi basta più sentire la nostra mancanza.
Mi mancano anche la vita, le sfumature, i dettagli, i particolari, le abitudini, l’insignificante, e ogni più piccolo pezzo che avevamo incastrato alla perfezione per costruire quella felicità che esisteva solo tra i nostri respiri.
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