Nonna Leo e il suo Home restaurant.

Nonna Leo e il suo Home restaurant.

«Le mie ricette? Sono un segreto, non ve le dirò mai. Se volete assaggiare i miei piatti, però, potete venire a trovarmi nel mio home-restaurant»

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Photo credit: http://www.ultimenotizieflash.com

è ciò che ha detto Leonilda Tomasinelli, ma da tutti è conosciuta come Nonna Leo, una donna che a 96 anni lo scorso 18 aprile, data del suo compleanno, ha deciso di aprire il primo home restaurant, un ristorante a tutti gli effetti che, essendo organizzato tra la mura domestiche, non costituisce attività commerciale, con l’aiuto del nipote Fabrizio Siragusa.

Con tanto di sito internet, pagina Facebook, profilo Twitter e account Youtube l’anziana signora in via Righetti nel quartiere di Albaro a Genova, ha aperto le porte della sua abitazione a chiunque voglia assaggiare prelibatezze preparate con ricette tradizionali.

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Photo credit: http://www.leggo.it

La signora, infatti, non ha mai voluto mangiare cibi che non fossero freschi, ha sempre mangiato solo cibo sano, preparandolo per una famiglia numerosa.
Proprio in un video pubblicato su Facebook spiega, infatti, come le è venuta l’idea.

“L’ho fatto perché non si mangia più come una volta, non si fa più la pasta a mano. Il sugo cotto e stracotto, tutte cose all’antica diciamo che adesso non si usano più. Mentre gli altri mangiano cibo in scatola, noi serviamo gnocchi e pane fatto in casa. Io poi ho libretto dei tempi di mia nonna con le ricette dell’Ottocento”.

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Photo credit: http://www.leggo.it

Alla prima cena erano presenti ben 35o persone, ma ospiti e curiosi non hanno trovato una nonnina arzilla e attiva, ma con difficoltà motorie evidenti, che si muove in sedia a rotelle o con il girello, ed inoltre sente molto poco.

Quale modo migliore per gustare i piatti tradizionali di una città se non all’interno della casa di un suo abitante?

Per prenotarsi: La casa di Leonilda è a Genova in via Righetti (Quartiere Albaro), tel. 335370052.

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Non riesco a parlare di me facilmente, non so mai cosa dire perché sono più che convinta che non bastano due parole per raccontare una persona. Potrei fare “una lista della spesa “ per scrivere tutte le cose che adoro e che odio, ma mi dilungherei troppo quindi semplicemente dico che mi piace andare controcorrente e mi piace ascoltare le persone che hanno una storia, che hanno ancora voglia di far sentire la propria voce in un mondo fatto da stanze in cui si sente solo il rumore dei tasti sulla tastiera.

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