Zodiaco e segni zodiacali, croce e delizia di ogni appassionato di esoterismo.
C’è chi è colto dall’orticaria solo al sentirli nominare e chi dell’oroscopo ha ormai fatto il suo pane quotidiano. Ma che si creda o meno nell’astrologia e nelle sue previsioni, è innegabile che da sempre stelle e costellazioni esercitano un fascino magnetico sull’essere umano, ispirandogli racconti e leggende senza tempo.
Quelle stelle sembrano…
Qualche settimana fa ho avuto un incontro ravvicinato con la via Lattea.
Non perché – ahimé – fossi arruolata nell’equipaggio di una missione spaziale, ma più banalmente mi trovavo in un luogo lontano dall’inquinamento luminoso, dove la maschera di luce e smog che di solito cela la galassia era ben lontana da me.

Visitare un osservatorio astronomico dovrebbe essere una tappa obbligata nella vita di chiunque.
Ho avuto la fortuna di osservare il cielo così come lo vedevano i popoli antichi, e disegnare con lo sguardo le stesse linee immaginarie che li condussero a dare un nome alle costellazioni.
Le stelle, in realtà, tra di loro non hanno alcun legame. Quei puntini luminosi che ci sembrano quasi tenuti insieme da un filo invisibile sono distanti centinaia di anni luce l’uno dall’altro. Le costellazioni sono una semplice invenzione umana per catalogare astri che si trovano in determinate posizioni.
Lo zodiaco affonda le sue radici nel I millennio a.C., nell’antica civiltà babilonese, dove i moti delle stelle venivano costantemente osservati e annotati dagli studiosi.
La Terra infatti, durante il suo moto di rivoluzione, si sposta nello spazio e il Sole apparentemente “transita” tra le stelle descrivendo in 365 giorni un cerchio chiamato eclittica.
Nel corso di questo moto apparente il Sole percorre dodici costellazioni più una tredicesima, l’ofiuco, mai inserita nello zodiaco occidentale.
Le dodici suddivisioni vennero chiamate “segni” e rappresentate ciascuna da un simbolo associato alla figura di un essere vivente, reale o fantastico. Dopo le conquiste di Alessandro Magno l’astrologia babilonese venne ereditata dal mondo giudeo-cristiano, che fece suo il repertorio di immagini fornito, conservandone le rappresentazioni per dare un riferimento alla sequenza stagionale dei lavori agricoli.
Ofiuco, il tredicesimo segno
L’Ofiuco (o serpentario) viene attraversato dal sole tra lo Scorpione e il Sagittario, in un arco di tempo che va dal 30 novembre al 17 dicembre. La sua costellazione raffigura un gigante che tiene in mano un serpente, rappresentazione del dio della medicina Esculapio.

Il motivo della sua mancata adozione tra i segni zodiacali fu la necessità degli astrologi di dividere l’eclittica in dodici parti per adattarsi ai mesi dell’anno. Semplice convenzione o mossa commerciale?
Sia quel che sia, la realtà è che i segni zodiacali così come abbiamo imparato a conoscerli non corrispondono affatto ai reali transiti delle costellazioni.
Gli astrologi contemporanei non tengono conto di una piccolezza chiamata precessione degli equinozi: questa è causata dal costante spostamento dell’asse terrestre con un ciclo di 26.000 anni.
Più o meno ogni 2.000 anni, quindi, il Sole cambia segno zodiacale di riferimento. Il nostro zodiaco attuale è ispirato a testi antichi e non è mai stato aggiornato, mentre nel frattempo i transiti sono radicalmente mutati.
Giù la maschera, oroscopo!
A costo di seminare il panico tra i fanatici delle previsioni astrologiche, è doveroso anche aggiungere che i transiti delle costellazioni reali non sono divisi in dodici parti pressoché uguali, bensì hanno estensioni molto diverse fra loro. Ad esempio, il Sole transita nello Scorpione per soli otto giorni, mentre rimane nella Vergine più di quaranta giorni.
Ecco nel dettaglio i transiti attuali:
Ariete: 19 aprile – 14 maggio
Toro: 14 maggio – 22 giugno
Gemelli: 22 giugno – 20 luglio
Cancro: 20 luglio – 11 agosto
Leone: 11 agosto – 17 settembre
Vergine: 17 settembre – 31 ottobre
Bilancia: 31 ottobre – 23 novembre
Scorpione: 23 novembre – 30 novembre
Ofiuco: 30 novembre – 18 dicembre
Sagittario: 18 dicembre – 20 gennaio
Capricorno: 20 gennaio – 16 febbraio
Acquario: 16 febbraio – 12 marzo
Pesci: 12 marzo – 19 aprile
Riassumendo: lo zodiaco è figlio delle costellazioni, create dall’uomo per riconoscere le stelle e i loro moti. Ad ogni costellazione venne associato un simbolo, in seguito adottato nel calendario come punto di riferimento per i lavori agricoli. Poi l’astrologia decise di ripescare dal cappello alcune antiche leggende associate ai simboli zodiacali e cucirvi sopra una vera e propria pseudo-scienza.
Eppure non è mai stato scientificamente dimostrato che la posizione delle stelle al momento della nostra nascita possa influenzare il nostro carattere o le nostre attitudini. Perché? Semplicemente… sono troppo lontane da noi! Ci riesce a stento la Luna, che è praticamente una vicina di casa, e quindi come potrebbero gli astri agire sulle nostre vite a migliaia di anni luce da qui?
E voi, cosa pensate dell’astrologia? Siete assidue divoratrici di oroscopi, la considerate un business fine a sé stesso o adottate un approccio più razionale? Se avete domande o curiosità esponetele nei commenti, sarebbe interessante sottoporre a Paolo Fox un saggio sull’argomento!
Cover credits: Yuhon