Palermo è stata nominata Capitale italiana della cultura 2018.
Le altre finaliste erano Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo torinese, Trento e l’Unione comuni elimo-ericini.
«La candidatura è sostenuta da un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione, alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee».
Questa la motivazione dell’elezione di Palermo a Capitale della cultura italiana 2018, firmata dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni.

Punto di partenza dell’itinerario? La spettacolare Cattedrale è una delle opere più caratteristiche della città. Essa custodisce le tombe dei re normanni di Sicilia e degli imperatori che hanno governato la città.
Fra i più importanti, ricordiamo il sarcofago di Federico II e quello di Ruggero II.

Da visitare insieme alla Cattedrale è la Fontana Pretoria, uno dei simboli più rappresentativi del capoluogo siciliano. E’ considerata da molti una delle più belle fontane d’Italia. Rinominata dai palermitani come “Piazza della Vergogna”, a causa della nudità delle statue che la compongono. Al centro della fontana troviamo un puttino che versa acqua, soprannominato “Il Genio di Palermo“. Tutto attorno ci sono statue che rappresentano varie figure mitologiche.

Ancora sono da visitare il Palazzo dei Normanni, detto anche Palazzo Reale e la splendida Cappella Palatina, che si trova al primo piano del palazzo. È uno dei monumenti più visitati dell’intera Sicilia e la più antica dimora reale d’Europa. Oggi, infatti, è possibile visitare le sue splendide sale, come la Sala Rossa, la Sala Gialla, la Sala Verde, la Sala di Ercole, la Stanza di Re Ruggero. La Cappella palatina è il gioiello dell’architettura arabo-

Ancora c’è il Teatro Massimo, uno dei gioielli più rappresentativi della città di Palermo. E’ l’edificio teatrale lirico più grande d’Italia e il terzo in Europa. E il Santuario di Santa Rosalia, posto sulla cima del Monte Pellegrino. Il santuario si trova all’interno di una grotta, dove Rosalia visse gli ultimi anni della sua vita. Il culto di Santa Rosalia a Palermo è sacro, essendo la “Santuzza” patrona della città.

Non si può andare a Palermo senza fare un salto in uno dei mercati storici della città: Ballarò, la Vucciria, il Capo e Borgo Vecchio. Rappresentano il luogo ideale per un autentico tuffo nel passato e nelle tradizioni più antiche del popolo palermitano. Inoltre potrete mangiare in una delle innumerevoli tavole calde che offrono il meglio dello street food siciliano!
Palermo è da sempre una città mosaico, espressione delle diverse culture europee che dialogano con il mondo arabo, non vi resta che andare se non lo avete ancora fatto!