Petaloso, mai sentito questo termine?
Probabilmente no, perché l’ha inventata un bambino che frequenta la terza elementare alla scuola Marchesi di Copparo, in provincia di Ferrara. Il bambino si chiama Matteo e l’idea è nata da un lavoro sugli aggettivi.
Qualche settimana fa, durante un lavoro sugli aggettivi, un mio alunno ha scritto di un fiore che era “petaloso”.

La maestra è rimasta colpita dalla bellezza e dall’originalità della nuova parola, così l’ha inviata all’Accademia della Crusca! Quest’ultima ha risposto con una rigorosa e affettuosa lettera:
«Caro Matteo – scrive Maria Cristina Torchia, della redazione Consulenza linguistica – la parola che hai inventato è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano come sono usate parole formate nello stesso modo: tu hai messo insieme petalo + oso, petaloso, pieno di petali , con tanti petali. Allo stesso modo in italiano ci sono pelo+oso, peloso, pieno di peli, con tanti peli e ancora coraggio+oso, coraggioso, pieno di coraggio”».
«La tua parola è bella e chiara»,
continua la Crusca che spiega come fa una parola ad entrare nel vocabolario.
«Perché entri in un vocabolario, bisogna che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola tra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a dire ‘Come è petaloso questo fiore’, ecco allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano”.»

Sui social, intanto, l’hashtag #petaloso ha subito scalato i vertici della classifica dei trending topic di Twitter. Anche il primo ministro Matteo Renzi ha riservato un pensiero al caso, twittando con l’hashtag #petaloso e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Anche la Disney ha colto l’occasione per augurare un mercoledì petaloso a tutti gli appasionati dei cartoni animati.
Le parole, così come noi, sono in continua evoluzione: a volte nuovi termini nascono, a volte altri assumono diversi usi. Negli ultimi anni sono entrate ufficialmente a far parte del vocabolario termini alquanto inusuali come Schicchera, ovvero il rumore che si produce comprimendo il medio o l’indice di una mano contro il pollice e forzandoli di scatto oppure svapare, ovvero fumare una sigaretta elettronica, emettendo il caratteristico vapore simile al fumo.