Ci sono quelli che non hanno mai letto e se ne vergognano, quelli che non hanno più tempo per leggere e se ne rammaricano, quelli che non leggono romanzi, ma libri utili, saggi, testi tecnici, biografie, libri di storia, quelli che leggono di tutto, quelli che “divorano” libri e gli brillano gli occhi, quelli che leggono solo i classici, signore, “perché non c’è miglior critico del vaglio del tempo”, quelli che passano l’età matura a “rileggere”, e quelli che hanno letto l’ultimo Tale e l’ultimo Talaltro, perché bisogna pure, signore, tenersi al corrente.
Ma tutti, tutti, in nome della necessità di leggere.
Il dogma.
Come un Romanzo, Daniel Pennac.
Qualcuno dice che libri sono il viaggio di chi non può prendere un treno, un’esplorazione dell’universo, un modo per sognare, una medicina per l’anima, ma quanto potrà ancora durare il libro di carta?
Verrà, alla fine, sostituito dall’e-book?
In un mondo sempre più digitale, senza dubbio, cresce il numero di lettori che utilizzano gli ebook, e ciò ha aperto il dibattito fra chi li utilizza tranquillamente e chi ancora è affezionato al formato cartaceo e al suo odore.
In tanti, soprattutto scrittori e editori, si sono pronunciati a favore o contro l’e-book, e in questo contesto si pone anche l’iniziativa di Reinier Gerritsen, un fotografo olandese, il quale crede che i libri non dureranno molto: scattare una foto ogni volta che ha visto qualcuno leggere un libro stampato sulla metropolitana di New York, per tre anni, così da conservare una quotidianità a rischio estinzione.
Ha passato così per tredici settimane tutto il giorno sottoterra, dalle 08:00 alle 19:00, fotografando senza sosta.
Il risultato, ‘The Last Book‘, è prima di tutto un libro ma anche una mostra alla Julie Saul Gallery di New York fino al prossimo 7 Febbraio 2015.
Il fotografo ha spiegato che la gente era felice di lasciarsi fotografare, a parte qualche soggetto.
A chi ha avuto qualche sospetto, invece, ha portato un breve testo dove spiegava il suo progetto.
«Ho visto questo progetto come una ricerca sociologica della nostra società nel passaggio dall’era analogica a quella digitale. Ma, quando ho ultimato il progetto dei lettori di libri, mi sono reso conto che mi stavo riferendo a un’epoca passata».
ha dichiarato.
Tuttavia in questo contesto, anche il fotografo ha espresso la sua opinione riguardo a questo continuo cambiamento, dichiarando di amare molto di più i libri.
Dunque libri di carta oppure e-book?
Magari meglio tutti e due?
Meglio leggere!
È colpa della tivù? Il ventesimo secolo troppo “visivo”? Il diciannovesimo troppo descrittivo? E perché no il diciottesimo troppo razionale, il diciassettesimo troppo classico, il sedicesimo troppo rinascimentale, Puskin troppo russo e Sofocle troppo morto? Come se i rapporti tra l’uomo e il libro avessero bisogno di secoli per diradarsi. […] “Bisogna leggere”.
Come un Romanzo, Daniel Pennac.
Commenti
2 CommentiSusanna Marsiglia
Gen 20, 2015Sempre stata una purista della carta, anche se ultimamente sono meno radicale. Ma credo passeranno eoni prima che mi compri un e-book reader 😛
Hot Dudes Reading: bello ed intelligente, duo perfetto | Forelsket
Feb 24, 2015[…] Dopo l’iniziativa documentario del fotografo Reinier Gerristen,’The Last Book’ a favore dei libri cartacei e della lettura, arriva una nuova iniziativa dal nome Hot Dudes Reading. Si tratta di rubare scatti in metropolitana a ragazzi carini, attenti a leggere un bel libro o la loro rivista preferita. […]