Quattro mesi a Taiwan: la cucina

Quattro mesi a Taiwan: la cucina

Sono appena tornata in Italia dopo quattro mesi di Erasmus a Taiwan. A breve vi parlerò della mia esperienza sull’isola, sperando di farvene innamorare tanto quanto me ne sono innamorata io, ma intanto, per oggi, vi voglio parlare del cibo.

Sì, il cibo, ovvero la più grande paura di un viaggiatore in terra straniera. Il più grande terrore di un italiano all’estero. Perché noi italiani, all’estero, siamo un po’ gnegnegne sul cibo, diciamocelo. E non è un male, eh. Ho sentito americani dirmi che l’ananas sulla pizza sta bene, ti credo che esce fuori l’italiana che è in me e attacca a dire che sulla pizza ci sta bene solo la mozzarella di bufala.

MA. Ma troppo spesso, insieme a questo nostro lato fantastico, ci portiamo dietro (io per prima) numerosi pregiudizi sulle altre cucine, specie sulla cucina cinese. Inizio con il dire che no, a Taiwan non si mangiano cani (cosa che per altro non si fa abitualmente neanche in Cina, ma questo è un discorso a parte) e gli insetti non sono all’ordine del giorno a meno che tu non ingoi un moscerino mentre mandi giù un boccone di raviolo. Di certo i gusti culinari non si possono cambiare (e non si devono cambiare!) ma vi assicuro che mangiare cinese in Italia (il più delle volte eh) equivale a mangiare italiano all’estero. I sapori sono del tutto diversi e si perde tantissimo. Questa piccola prefazione solo per dire che il cibo a Taiwan è, sì, diverso dal nostro, ma ha delle peculiarità uniche che fanno innamorare (ma appena tornata ho mangiato mezzo chilo di amatriciana da sola, perché venticinque anni di abitudini di certo non svaniscono in quattro mesi).

Sul cibo a Taiwan bisognerebbe scrivere un libro. Ma non solo a Taiwan, in tutta l’Asia. La tradizione culinaria taiwanese rispecchia i tratti della cucina del sud della Cina e ho riscontrato delle piccole differenze rispetto ai piatti che mangiavo a Pechino nel 2014. Per tre anni ho sognato e risognato i 包子 (baozi) di Pechino e sono rimasta un po’ delusa quando ho scoperto che a Taiwan non erano così popolari. Ma nel giro di un quarto d’ora me ne sono fatta una ragione, perché sebbene dovrò tornare a Pechino per mangiare di nuovo  quella squisitezza (cosa che farò con immenso piacere), Taiwan ha una cucina ricca e variegata della quale non ci si può stancare.

Io sono una grandissima amante dei ravioli e a Taiwan ho avuto pane per i miei denti. Dai semplici 餃子 (jiaozi), che sono quelli che noi conosciamo come ravioli, ai fantastici 小籠包 (xiaolongbao) che mi hanno letteralmente stregata. Se c’è una cosa che ho imparato in Asia, è che non bisogna lasciarsi ingannare dall’apparenza: più un ristorante sembra piccolo, sporco e inavvicinabile, più le possibilità che quel ristorante sia la cosa più buona che tu abbia mai provato crescono a dismisura. È così per tutto, per qualsiasi cibo si voglia provare.

DAY 1. #ivemissedyousomuch

A post shared by Giulia Di Felice (@giulee_d) on

Tra le mie pietanze preferite, la 蔥抓餅 (congzhuabing) una specie di pasta sfoglia con erba cipollina (l’erba cipollina è una costante in ogni piatto, ma dopo un paio di giorni la si inizia ad amare anche se prima non la si sopportava, ve lo assicuro) cotta alla piastra, che all’occorrenza può essere arrotolata e farcita con carne o verdure o semplicemente mangiata senza nulla (ma la salsa piccante ci sta benissimo!). I taiwanesi in genere la mangiano a colazione, ma la si può trovare ovunque a qualsiasi ora e giuro che è una vera e propria droga!

I famosissimi Taiwan Beef Noodles, in cinese 牛肉麵 (niuroumian), sono essenzialmente spaghetti mangiati in una zuppa di manzo. Anche di questi esistono diverse varianti, come quelli asciutti (ma sappiate che in Asia gli spaghetti non saranno mai veramente asciutti, quindi se non vi piacciono i brodini e volete stare sicuri potete sempre ripiegare su un chaofan, del quale vi parlerò tra poco), quelli con il cosiddetto 滷肉 lurou, ovvero il ragù taiwanese, essenzialmente fatto con un brasato di macinato di maiale e salsa di soia.

牛肉乾麵 #day2 #午飯 #台北

A post shared by Giulia Di Felice (@giulee_d) on

 

Per quanto riguarda la pasta lunga sono molto buoni anche i 米粉 mifen, spaghetti di riso molto sottili che vengono saltati in padella e conditi a piacimento.

米粉 fatti in casa

Ottimo per ogni occasione, il 炒飯 (chaofan) è un riso saltato. Niente a che vedere con il riso alla cantonese che praticamente in Asia non esiste, il 炒飯 può essere fatto con gli ingredienti più disparati. Carne, pesce, verdure, misto. L’unica (quasi) costante è l’uovo. Se non vi piace, ricordatevi di chiederlo all’inizio, perché quasi sicuramente ci sarà.

 

Il semplice riso bianco bollito, invece, si può trovare anche insieme al lurou di cui parlavo prima, e prende il nome di 滷肉飯.

Il riso rappresenta una costante nei pasti in tutta l’Asia, e Taiwan non è un’eccezione. Ad ogni ristorante, ma anche quando si mangia in casa, una ciotola di riso bianco accompagna i pasti, così come il pane accompagna quasi sempre i pasti di noi italiani. Una categoria di ristoranti che consiglio durante un soggiorno taiwanese sono i 熱炒店 rechaodian. I 熱炒店 sono ristoranti in cui tutto (più o meno) è saltato in padella. Ora, dare l’idea del verbo 炒 chao in italiano mi risulta un po’ complicato, perché il loro saltare in padella è un po’ diverso dal nostro, ma vale la pena provare per rimanere incantati da tanta bontà. Nei 熱炒店, in genere, vengono ordinati diversi piatti che vengono messi al centro, come da tradizione, e il tutto viene condiviso dai commensali che attingono ai piatti centrali per poi mettere le cose nei propri piatti.

Pollo Kungpao
Pollo agrodolce
Melanzane al basilico

Un’altra meta prediletta dai taiwanesi per le cene sono i Mercati Notturni. Si tratta di mercati di street food in cui si può trovare veramente di tutto, dalla carne al pesce, dai ravioli ai noodles, qualsiasi cosa riguardi lo street food. La caratteristica principale è che ci si sposta di stand in stand per mangiare e non si resta mai seduti nello stesso posto. Sono posti molto caratteristici in cui si trova cibo veramente delizioso!

Pesce in un mercato notturno

Piccoli dolci ripieni con diversi sapori
Mochi caldo ricoperto di ghiaccio e polvere di arachidi
Ostriche gratinate con formaggio
Arrosticini di agnello e tianbula

Menzione a parte, invece, per i ravioli. I ravioli sono una delle migliori invenzioni al mondo. I ravioli sono la perfezione. I ravioli si amano e basta, e non esiste persona al mondo a cui non piacciano. Lo so, potreste dire di essere scettici sui ravioli e su tutto il cibo cinese, ma vi assicuro che una volta provati quelli originali cadrete nel loop come me e potrete iniziare a dire che mangereste ravioli ogni giorno della vostra vita.

#jiaoziaddicted #loveit #餃子mission #food #foodie

A post shared by Giulia Di Felice (@giulee_d) on

Prima di continuare, una piccola distinzione linguistica sul raviolo. In Italia li chiamiamo ravioli al vapore ma non tutti i ravioli sono uguali e soprattutto non tutti i ravioli sono cotti al vapore. Diciamo che la varietà più diffusa qui da noi è quella al vapore, ma in Asia la parola raviolo al vapore potrebbe significare tutto e niente.

Esistono i 餃子 jiaozi, i classici ravioli che conosciamo un po’ tutti, che possono essere cotti al vapore o bolliti, oppure alla piastra (i cosiddetti 鍋貼 guotie). In genere il ripieno è di carne, ma possono esserci diversi accostamenti come carne e pesce, pesce, verdure, carne e verdure, e chi più ne ha più ne metta. Ne ho mangiati alcuni al curry veramente da fine del mondo.

https://www.instagram.com/p/BSVvI1MBlNP/

Esistono i 包子 baozi, poco popolari a Taiwan ma comunque facilmente rintracciabili. I 包子 sono piccoli paninetti (bao vuol dire panino) al vapore ripieni di carne. Sono tipici del nord della Cina, ecco perché i migliori che io abbia mai mangiato li ho trovati a Pechino. Possono essere grandi come un vero e proprio panino oppure piccoli come un raviolo, a discrezione di chi li fa.

Quanto amore in un solo cestino di bambù ❤ #baozi #包子

A post shared by Giulia Di Felice (@giulee_d) on

Una variante dei baozi, i guabao vuole la carne inserita dopo la cottura a vapore del paninetto, proprio come un sandwich.

Day 31. 豬舌割包. #tainan #台南 #割包 #豬舌割包

A post shared by Giulia Di Felice (@giulee_d) on

E poi ci sono gli 小籠包 xiaolongbao. Gli xiaolongbao sono una specie di religione, qualcosa che non può essere rinnegato, qualcosa che una volta che viene assaggiato cambia la tua vita e ti chiedi come tu possa aver vissuto tutto questo tempo senza di loro. Gli xiaolongbao provengono dal sud della Cina, sono originari di Hangzhou e Shanghai e sono stati i protagonisti di tre quarti delle mie foto culinarie durante il periodo taiwanese. Gli xiaolongbao sono dei ravioli, cotti al vapore, con una forma a sacchetto e una peculiarità: all’interno, insieme alla carne, è presente della zuppa. Il nome completo, infatti, è 小籠湯包 xiaolongtangbao, dove 湯 tang vuol dire zuppa. I classici xiaolongbao sono ripieni di maiale, ma li si può trovare in diverse varianti, tra cui quella con gambero e maiale (è molto comune in Asia mischiare carne e pesce e vi assicuro che gli accostamenti sono fantastici!) e con le verdure.

Gli xiaolongbao sono il tipo di raviolo più popolare a Taiwan, tant’è che non è assolutamente raro trovare piccoli ristoranti in cui vengono fatti a mano davanti agli occhi di chi vi mangia. Tra questi, a Taiwan esiste una catena di ristoranti, Din Tai Fung, nata proprio a Taipei e poi estesasi al mondo intero (tranne che all’Europa, ovviamente) in cui i ravioli vengono preparati in una cucina con un’enorme vetrata che consente di osservarne la lavorazione. Din Tai Fung ha la particolarità di offrire diversi tipi di ravioli, wonton e xiaolongbao , anche molto particolari come quelli con la cioccolata (che sono introvabili altrove, semplicemente perché da tradizione lo xiaolongbao è salato), o con il tartufo. Rispetto alla media locale, i prezzi in questa catena sono leggermente alti (ma comunque mai più di venticinque euro a testa), ma secondo me ne vale proprio la pena.

Ovviamente eccellenti xiaolongbao si trovano ovunque in tutta la città, ed è proprio quando ho scoperto che a due passi da casa mia si trovava uno dei migliori che sono andata lì a farmi una scorpacciata come si deve: Shanghai Xiaolongbao.

Mentre i ravioli vengono consumati più o meno tutto l’anno (ma sono tipici del capodanno cinese e dei momenti di festa), durante il periodo del Dragon Boat Festival vengono consumati i 粽子 zongzi, polpette di riso glutinoso ripiene di carne o di pasta di fagioli rossi che vengono avvolte in una foglia di bambù e cotti al vapore.

Molto diffusi sono anche i 面疙瘩 miangeda, che noi conosciamo come gnocchi cinesi ma che hanno tutt’altro sapore rispetto a quelli che troviamo qui in Italia.

Day 41. 海鮮麵疙瘩.

A post shared by Giulia Di Felice (@giulee_d) on

Ma dopo essersi abbuffati così tanto, cosa mangiano i taiwanesi a fine pasto? Un tipico dessert taiwanese è il 豆花 douhua, una sorta di budino di soia che viene accompagnato con diversi condimenti, in genere molto dolci. Tra i condimenti possono esserci le 珍珠 zhenzhu, ovvero perle di tapioca, frutta sciroppata o fagioli rossi. Il douhua è un dessert molto fresco, ideale per le temperature altissime dell’isola.

Per le giornate meno calde, invece, l’ideale sono le 雞蛋糕 jidangao, dei piccoli dolcetti di varie forme fatti con un impasto di uova, farina e latte che possono essere consumati semplici o ripieni con diverse cose. Io adoravo quelli al cioccolato, ma li ho trovati ripieni al matcha, al burro d’arachidi, al sesamo e tanti altri gusti. Ne esiste anche la variante salata.

Jidangao a forma di zampina

A Taiwan, inoltre, c’è anche una grande varietà di frutta (sebbene non sia proprio molto economica), tra cui frutto del drago, papaia, mango, guava, melarosa, ananas, banane e kiwi. Una cosa che potrebbe lasciarvi a bocca aperta è che i taiwanesi mangiano i pomodori (principalmente datterini) assieme alla frutta, proprio perché il pomodoro è considerato un frutto.

I taiwanesi, inoltre, adorano le bevande rinfrescanti, visto e considerato che la temperatura in estate è molto alta. Innanzitutto vanno per la maggiore frullati (con latte vaccino o latte di soia o semplicemente con ghiaccio e frutta), ma poi è molto famoso il bubble tea. Si tratta di un tè quasi sempre mischiato con del latte a cui vengono aggiunte le zhenzhu. In genere è una bevanda molto dolce ma si può richiedere senza zucchero (e vi consiglio di farlo, visto che i taiwanesi vanno a nozze con lo zucchero!).

Insomma, avreste mai pensato che la cucina cinese/taiwanese potesse essere così variegata? Sul fatto che sia buona, almeno per il momento, purtroppo, dovrete credermi sulla parola, ma non appena riuscirò pubblicherò qualche ricetta in modo che possiate assaggiare tutti le fantastiche cose che ho mangiato durante la mia permanenza a Taiwan.

Avatar
Ventotto anni, appassionata di viaggi e letteratura e con il sogno nel cassetto di diventare scrittrice. Nel frattempo scrivo racconti nell'attesa dell'ispirazione per creare qualcosa di migliore, venero i ravioli cinesi e mi drogo di serie TV.

Commenti

1 Commento
  1. posted by
    Alla scoperta di Taiwan | Forelsket
    Lug 7, 2017 Reply

    […] Quattro mesi a Taiwan: la cucina […]

Lasciaci un commento!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *