Game of Thrones – Recensione episodio 5×04

Game of Thrones – Recensione episodio 5×04

Fandom di #GOT, devo confessare un terribile errore commesso la scorsa settimana. Ho guardato l’episodio 5×04 in anticipo, servendomi di uno degli streaming hackerati. Rendendolo pubblico sono letteralmente mangiata dai sensi di colpa, ma, ahimé, era l’unico modo affinché oggi – con ben due giorni di ritardo – potessi pubblicare una recensione. Eccoci a noi, dunque, a questo episodio che, in verità, un pochino mi ha sorpresa. Gradirei procedere come nella scorsa recensione, analizzando dei miei personali commenti appuntati durante l’episodio così da rendere il tutto più leggero e scorrevole.

Pronti? Tre, due, uno..

  • JAIME LANNISTER

Un nome, un programma, un commento, praticamente tutto. L’episodio inizia con Jaime su una nave insieme al suo amico ser Bronn delle Acque Nere che cerca di arrivare a Dorne. Nel mentre, la nave oltrepassa l’isola di Tarth e si può benissimo notare l’espressione nostalgica e pensierosa che attraversa il volto del biondo Lannister mentre ripensa a Brienne: la rivedrà mai? Riuscirà ad ammettere cosa provi realmente per quella donna-cavaliere? Io non ho letto i libri, ma tanto abbiamo scoperto che la serie seguirà una storyline diversa. Il rapporto tra Jaime e Brienne è stato qualcosa di stupendo, ne abbiamo visto la completa evoluzione vivendo passo passo emergere il vero Jaime a discapito di quella figura che sembrava essere l’ombra cattiva soggiogata dalla sorella Cersei. Nel viaggio clandestino verso Dorne, Jaime è alle prese anche con il proprio passato incestuoso con la sorella: asserisce di recarsi a Dorne da solo per salvare sua nipote. Chissà perché ser Bronn non gli crede e alle sue incessanti domande, Jaime risponde solamente che

It has to be me

Deve essere lui a salvare Myrcella. Amore paterno o amore da zio, ma deve salvarla per sua madre, per la sua famiglia. Non per lui, che essenzialmente, con i propri figli, non ha mai condiviso nulla.

  • CERSEI LANNISTER

La Queen è la Queen. Forse è l’unica che zitta zitta sta architettando qualcosa con i fiocchi, io me lo sento. Riduce il consiglio ristretto inviando il consuocero a Braavos a trattare con la Iron Bank: secondo voi cosa gli succederà? Per me farà una brutta fine. Sta dando il contentino a tutti, la nostra Cersei. Il contentino ai Tyrell, il contentino all’High Sparrow, a cui fa credere che il potere abbia di nuovo bisogno di milizie religiose per essere tale. Quindi perché non incastrare il povero Loras solo perché gay in modo da far capire a Margaery chi è che comanda? E perché non riempire Approdo del Re di Black Block pronti a radere al suolo tutto perché “così, zio, ci stava. Approdo del Re è l’emblema della perdizione, se non lo sfasci sei uno sfigato”? Detto, fatto. Perché Cersei sa che suo figlio è troppo piccolo e ingenuo per prendere decisioni, e il piccoletto si fa abbindolare dalla mamma prima e dalla moglie poi non riuscendo in alcun caso a cavare un ragno dal buco. E sa che in quella città nessuno capisce nulla e la gente ama i contentini. 10 + a Cersei, che con la sua stronzaggine e finta pacatezza vince ancora una volta. In fondo l’ha detto lei stessa nella prima stagione

When you play the game of thrones you win or you die

Più chiaro di così.. si muore, appunto.

  • POVERA BIMBA

Con “Povera Bimba” mi riferisco inequivocabilmente alla figlia di Stannis, quella bimba che sua madre odia a tal punto da chiedere scusa al marito per non avergli dato un figlio maschio. Quella donna, la madre, deve morire. Martin? La lasci vivere ancora per molto? Così, per sapere. Stannis, d’altra parte, ha dimostrato il suo lato umano in questo episodio raccontando a sua figlia di come lei stessa abbia contratto il morbo. L’ho quasi rivalutato: non sembra odiarla, come invece sembrava nelle precedenti stagioni. Forse le vuole davvero bene. Resta, comunque, un personaggio strano.

  • YOU KNOW NOTHING, JON SNOW

A quanto pare, il nostro Lord Comandante è un ignorantone, altrimenti la cosa non si spiega. Non sa mai niente. Specie quando si tratta di rosce. Quella _____________ (inserire insulto a piacimento) della donna con i capelli rossi tenta di sedurlo, credo per poi concepire da lui un’altra nuvola nera con le sembianze di Jon (come fu per Stannis e Renly) che avrebbe così ucciso chiunque stesse occupando Grande Inverno. Credo almeno. Fortuna che Jon dimostri ancora una volta di essere superiore a tutti i personaggi della serie e la respinga, dicendole di essere ancora innamorato di Ygritte. Quello sì che è un uomo. E un personaggio di carattere. Bravo Jon, così si fa. E non vengano a dirci che gli uomini non sanno resistere ad una donna nuda che gli si para davanti. Piccolo appunto: la donna rossa poteva risparmiarsi l’uscita “You know nothing, Jon Snow“, perché non vorrei che il ragazzo ora si lasciasse indebolire da ciò.

  • QUESTA COSA IO NON LA CAPISCO

Parlo del bacio che Ditocorto stampa sulla bocca di Sansa Stark. La cosa mi ha turbata e non trovo modi per descriverla: a che gioco sta giocando? Dopo cinque stagioni continuiamo a chiederci da che parte stia. E continueremo per molto, credo. Le stampa un bacio sulla bocca perché la sta per lasciare sola nelle mani di Bolton mentre lui se ne torna buono buono ad Approdo del Re. Cosa deve combinare? Io credo che tempo due episodi e Sansa incontrerà Theon rimanendo scioccata per quello che gli è successo. O forse no, dato ciò che aveva fatto Theon.

  • OH FINALMENTE QUALCOSA DI FIGO

Una fighissima novità: DORNE. Sembra una città nordafricana, marocchina forse, o egiziana. Qualcosa in mezzo al deserto, insomma. Passando per Jaime e Bronn che vi approdano e iniziano uccidendo cinque cavalieri, veniamo finalmente a conoscere le figlie della Vipera Rossa che cercano giustizia. Alla guida di tutte c’è Ellaria. Ora, per quanto mi sia piaciuto il modo di governare di Doran, devo ammettere che il piano di vendetta di Ellaria mi alletta: dopotutto i Lannister hanno rovinato quella famiglia più volte. Certo, io me la prenderei direttamente con Cersei visto e considerato che:

  1. Myrcella è solo una bimba
  2. Oberyn combatteva per salvare Tyrion e vendicare sua sorella
  3. Jaime non vuole una guerra, vuole solo salvare la figlia

Capiamo da soli, dunque, che non tutti i Lannister siano o siano stati cattivi con loro, quindi fossi in lei andrei dritta ad Approdo del Re e scatenerei contro la ex – Regina tutte quelle figlie arrabbiate che si ritrova il defunto Oberyn Martell.

  • SER JORAH PER TE LA FRIENDZONE CONTINUA

Nella speranza di uscire dalla friendzone, Jorah Mormont rapisce Tyrion e intende portarlo da Daenerys. Ignorando che ella al momento ama intrattenersi con Daario Naharis. Speriamo non gli prenda un colpo scoprendolo. Non vedo l’ora che avvenga questo incontro. Non vedo l’ora.

  • IO LO SAPEVO CHE PRIMA O POI DOVEVA INIZIARE LA CARNEFICINA

La carneficina è iniziata. Due vittime a fine episodio, negli ultimi fotogrammi. Si tratta di Barristan Selmy e Verme Grigio. Due personaggi non importantissimi ai fini della storia ma che mi hanno sempre lasciato una buona impressione. Partiamo dal primo. Lo si vede in tutta la sua umiltà mettersi al servizio della famiglia cui era sempre stato fedele: i Targaryen. E’ lui a raccontare a Daenerys di come fosse suo fratello Rhaegar. Era affezionato a Daenerys: la Targaryen che doveva proteggere per riscattarsi. Barristan Selmy muore con onore, insieme a Verme Grigio, ucciso dai Figli dell’Arpia, che ancora non abbiamo capito cosa fossero. Per quanto riguarda Verme Grigio, non che parlasse molto, ma aveva quel non so cosa si tenero che mi faceva pensare a lui come qualcuno di estremamente fedele e devoto, probabilmente anche per via della sua natura che lo porta ad obbedire.

Detto questo, spero che questo sia il trampolino di lancio per restanti sei episodi fenomenali, perché i presupposti ci sono. Restiamo aggiornati e fatemi sapere cosa pensate di questo episodio! #staytuned

 

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Ventotto anni, appassionata di viaggi e letteratura e con il sogno nel cassetto di diventare scrittrice. Nel frattempo scrivo racconti nell'attesa dell'ispirazione per creare qualcosa di migliore, venero i ravioli cinesi e mi drogo di serie TV.

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