27 Luglio 2015
I giorni prima della partenza sono sempre i più “strani”. Si passa dall’essere super indaffarati a preparare abiti,
tecnologie e oggetti da portare via (e all’organizzazione del viaggio stesso) a giorni di assoluto relax pensando:
“Lo farò dopo, ho tempo!“.
E così si arriva al giorno prima della partenza a non aver stirato proprio QUELLA maglietta che bisogna portare per forza, a riempire le valigie con tutti i miliardi di “non si sa mai” e “se poi mi serve?” e a pianificare soste, campeggi e ad impazzire con varie coordinate.
È sempre così.
Pur viaggiando da 20 anni -praticamente da quando sono nata – mi riduco, insieme ai miei genitori, sempre all’ultimo giorno. Il giorno prima si corre a lavare e sistemare il camper, a svuotare le memory card delle fotocamere e telecamere, a caricare le batterie, ad aggiornare le mappe del navigatore e via discorrendo. Per non dimenticare la spesa! Chi, come me, viaggia col camper -quindi si parla di turismo itinerante- sa che bisogna fare scorte.
E quando? Ma ovviamente il giorno prima! E manca sempre qualcosa da comprare strada facendo.
E se i giorni prima della partenza sono così impegnativi, provate ad immaginare di dover partire un giorno prima.
Il caos che c’era, pur sapendo che mancavano solo pochi giorni alla partenza si è praticamente raddoppiato, sapendo che si parte….DOMANI! Domani si parte per la Romania!
E allora via, inizia il tour de force per lavare e stirare i vestiti (sempre che facciano in tempo ad asciugarsi), preparare le ultime cose tecnologiche e cercare di terminare l’itinerario.
Ci avete mai provato? No? Ecco, non provateci mai!
È categoricamente impossibile ricordare tutto quello che c’è da prendere e preparare e partire tranquilli con un solo giorno di preavviso.
Ecco perché all’una di notte mi ritrovo ancora a spostare le canzoni dal PC all’mp3. Senza sottolineare che non ho i bagagli preparati, oltre che il beauty dei trucchi.
Non ce la farò mai!
Dimenticherò, senza ombra di dubbio, 3/4 di tutto quello che mi serve e sarò costretta – mio malgrado – a fare shopping strada facendo.
Ma è questo il bello del turismo itinerante.
Fermarsi quando si vuole e quando se ne sente il bisogno.
Fermarsi quando si vede per strada un mercatino di frutta fresca, una bancarella col formaggio e miele locale.
Fermarsi quando si vede un panorama da fotografare assolutamente o quando la strada è troppo tortuosa e lo stomaco non ne può più.
È questo il bello.
Fermarsi non smettendo mai di essere in viaggio.
Seconda parte >>
Commenti
1 CommentoRomania magica: the end | Forelsket
Lug 6, 2016[…] Romania Magica: Behind the scenes […]