“Se non insegui il tuo sogno, qualcun altro ti assumerà per realizzare i suoi”

“Se non insegui il tuo sogno, qualcun altro ti assumerà per realizzare i suoi”

Quanto ti sei impegnato oggi al lavoro? E se non hai un lavoro, quanto ti sei dato da fare per trovarne uno? Se sei uno studente, quanto hai pensato alla tua futura carriera?
Probabilmente sono domande che ti poni spessissimo. Probabilmente le ripeti come un mantra nella tua testa per spronarti a fare meglio, a pagare il tuo eterno debito con una coscienza che non ha mai imparato a stare zitta. Probabilmente sono domande irrinunciabili con cui sigilli la fine di ogni giornata. E sono tutte sbagliate.

If you don’t build your dream, someone will hire you to help build theirs

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La citazione è di Tony Gaskins e riesce a riassumere in una manciata di parole una lezione di vita impagabile. Di quelle che purtroppo a scuola non insegnano, e forse sarebbe anche inutile, perché bisogna schiantarsi rovinosamente contro qualche delusione per arrivare ad assimilarle fino in fondo.

Ci hanno sempre educati al lavoro. Studia per lavorare. Fai di tutto per trovare un buon impiego, perché sarà la tua etichetta sociale, la prima cosa che ti chiederà qualsiasi sconosciuto. Che lavoro fai?
Poco importa che tu sia un barista o il dirigente di una multinazionale: alle persone importa sapere che ti stai impegnando.Perché? Non lo sanno neppure loro, in fondo. Ma è giusto così. D’altronde non puoi biasimarle: da ciò che fai possono dedurre mille cose sul tuo conto. Se sei un creativo, passerai otto ore al giorno a sfornare idee e soluzioni. Se sei un tipo organizzato, sarà facile trovarti in un ufficio a sistemare e archiviare pratiche. Se sei ambizioso, andrai all’estero per fare carriera. Sapendo qual è il tuo lavoro, gli altri possono subito invidiarti oppure sentirsi superiori nel giro di pochi secondi. L’idealismo non serve a nulla, non piace a nessuno. Il tuo lavoro, a lungo andare, diventa tutto ciò che hai da dire sul tuo conto.

Dopo gli studi, sarai al settimo cielo quando firmerai il tuo primo contratto. E non potrai essere più felice quando riceverai il tuo primo stipendio. Se hai un lavoro, hai dei soldi. Con dei soldi puoi pagarti un affitto, comprare ciò che ti piace, mantenere qualcuno, crescere dei figli. E avere una vita normale.

ragazza tramonto

Normale?

Se hai trovato qualcosa di profondamente sbagliato in tutto questo – e se le domande che ti fai ogni sera non bastano a renderti felice – forse hai dimenticato un tassello minuscolo e fondamentale. Quello che fai, o che stai cercando di fare, è un lavoro che ti permette di realizzare i tuoi sogni?

Troppo spesso confondiamo sogni e obblighi, finendo per dedicare anima e corpo ai secondi. Quel lavoro che all’inizio ti ha reso così felice, dopo sei mesi ti ruba sonno ed energie. La sera arrivi a casa stremato, incapace di dedicarti a qualsiasi altra attività che non sia il riposo più assoluto. Nel weekend vuoi soltanto divertirti e uscire. E così via, per decenni. Decenni di routine, di turni da otto ore, di viaggi in treno o in auto, di milleduecento euro al mese per quaranta ore settimanali. Per realizzare il sogno di qualcun altro.

Se non insegui il tuo sogno, chi altri lo farà per te? Tutti hanno un sogno. Troppo spesso abbiamo deciso di dimenticarlo, inebetiti dalla routine e dai dettami della società. Eppure inseguire un sogno, piccolo o enorme che sia, è la basilare differenza tra serenità e felicità. Facile a dirsi, certo, ma come si salvano i sogni in un mondo che fa di tutto per lasciarli cadere nell’oblio? Tuffo

Se sei uno studente

Probabilmente ti senti ancora all’ultimissimo gradino della società, ma stai guardando il mondo da una posizione privilegiata: puoi decidere cosa fare della tua vita partendo da zero. Qualsiasi cosa tu stia studiando, non memorizzare nozioni su nozioni soltanto per prendere bei voti, non far sì che il tuo primo traguardo sia quello di completare gli studi nel più breve tempo possibile, non rendere la tua vita universitaria un’inutile maratona contro te stesso. Prenditi del tempo per scolpire il tuo sogno. Fa’ sì che quando farai il tuo ingresso nel mondo del lavoro, il tuo sogno sia talmente chiaro e definito da non poterlo perdere di vista in alcun modo. Tienilo bene in mente quando scriverai la tua lettera di presentazione, lui parlerà per te. E al tuo primo colloquio, quando ti chiederanno quali sono i tuoi hobby, prova ad ammettere candidamente che hai un sogno, racconta ciò che fai quando non stai inviando curriculum o cercando di far colpo su qualcuno. Se la persona che hai davanti inizia a sorridere e annuire, forse quello è proprio il posto giusto per te.

Se stai già lavorando

Inizia a incanalare le tue energie nella giusta direzione. Sii sempre ligio al dovere, ma concentra la tua attenzione sulle attività che sono in linea con ciò che sogni. Fai esperienza su ciò che ti piace, pensa a come potresti volgere ciò che fai a tuo favore. Questa è la mentalità di un imprenditore, non di un esecutore. La mentalità di chi sa arrivare lontano. E ricorda sempre di dedicare parte della giornata al tuo sogno. La domanda giusta da porti la sera, quella che stipiamo sempre sotto al peso delle costrizioni, è solo e semplicemente: “quanto tempo ho dedicato al mio sogno oggi?”

Se non stai rischiando, stai sbagliando qualcosa

Oggi i poeti lavorano in banca. I pittori fanno gli imbianchini. I sognatori chiudono le loro fantasie in dieci righe sterili di curriculum. Non far sì che l’illusione di una serenità socialmente accettata ti faccia dimenticare cos’è la felicità. Non esiste stanchezza che possa frenarti, se ci credi davvero. Non esistono risorse introvabili quando sei davvero convinto di ciò che fai. Un passo alla volta, per quanto possa essere impercettibile, ti porterà comunque più lontano di chi ristagna nelle solite otto ore di lavoro. Non stai lavorando per compiacere uno sconosciuto interessato solo al tuo involucro. Stai costruendo il tuo futuro. Stendi le giuste fondamenta e lasciati guidare da ciò in cui credi davvero.

“Se non insegui il tuo sogno, qualcun altro ti assumerà per realizzare i suoi”

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Blogger, web designer, a volte scrittrice analogica. Nerd repressa causa incompatibilità con la matematica. Mens sana in corpore pigro. Sogno di scrivere un e-book al giorno e di smetterla con le frasi brevi nelle biografie.

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