The fat jewish, il primo modello curvy.

The fat jewish, il primo modello curvy.

Se nel mondo della moda femminile le modelle curvy si stanno facendo strada, la moda maschile non è rimasta fuori passo.
Si chiama Josh Ostrovsky il primo modello curvy della storia: una ragazzo davvero particolare che con i suoi 113 chili per un metro e ottanta di altezza e il suo look stravagante ha conquistato la passerella della New York Fashion Week alla quale parteciperà come semi outsider.

Photo credit: http://uk.eonline.com/
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Nato e cresciuto nell’Upper West Side di Manhattan, nella vita è anche comico e rapper.
E’ attivo sui social network come «The fat jewish» («Il grassone ebreo») dove posta immagini e stramberie scovate sul Web che gli hanno fatto guadagnare più di 6 milioni di followers.

Col suo look tremendamente stravagante, fatto di una coda di cavallo “all’insù”, mise coloratissime e barba lunga, s’inserisce perfettamente tra coloro che frequentano i nuovi media e che vogliono far cadere gli stereotipi di bellezza precostituiti.

E, infatti, il suo obiettivo è semplicemente quello di far divertire, ironizzare e punzecchiare un sistema che si regge sulle vanità.

Per rimanere fedele al suo piglio rivoluzionario, inoltre, mantiene i rapporti con il pubblico dal suo personale ufficio ricavato dal retro di una Spa per unghie, sita nel quartiere Queens di New York.

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Photo credit: http://www.daringtodo.com/

Forte di questa sua popolarità Josh ha appena firmato un contratto con la stessa agenzia hollywoodiana che rappresenta anche Meryl Streep Steven, Spielberg e Miley Cyrus e sta cercando di scrivere un libro e una commedia sulla sua vita da trentenne.

Non sono mancate però le critiche.

«Quest’uomo è il nulla, non produce nulla. È un virus: per favore non sostenetelo» l’ha attaccato la scrittrice Maura Quint su Man Cave Daily.

Photo credit: https://images.newscred.com
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Non riesco a parlare di me facilmente, non so mai cosa dire perché sono più che convinta che non bastano due parole per raccontare una persona. Potrei fare “una lista della spesa “ per scrivere tutte le cose che adoro e che odio, ma mi dilungherei troppo quindi semplicemente dico che mi piace andare controcorrente e mi piace ascoltare le persone che hanno una storia, che hanno ancora voglia di far sentire la propria voce in un mondo fatto da stanze in cui si sente solo il rumore dei tasti sulla tastiera.

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