The Legend of Tarzan

The Legend of Tarzan

Un anno dopo aver lasciato la giungla congolese per tornare in Inghilterra, riprendendo il nome e i domini di famiglia con la moglie Jane (Margot Robbie), Tarzan (Alexander Skarsgård) riceve l’invito a tornare in Africa come emissario del Parlamento senza sapere che quello che lo aspetta sarà un intrigo di avidità e vendetta orchestrato dall’emissario belga, il Captain Leon Rom (Christoph Waltz).

Diretto da David YatesThe Legend of Tarzan ci racconta la storia di un ritorno.  L’evoluzione di Tarzan, da bambino salvaggio ad adulto civilizzato, viene annullata durante la narrazione.
All’inizio del film, il protagonista presentato come la leggenda di Tarzan afferma di essere solo John Clayton III, figlio di Alice e Jhon Clayton II – rinnegando in un certo senso quella che è la sua natura.

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Ma se è vero che l’Africa risveglia una sensazione di nostalgia a quelli che ci sono passati solo per brevi soggiorni, possiamo bene immaginare quale effetto abbia il ritorno a casa di un uomo che per anni ha vissuto il lato più selvaggio del continente.

Nonostante abbia ricevuto parecchie critiche negative – per la storia riciclate, per gli effetti speciali, per il fatto di non aver avuto il coraggio di osare abbastanza, per il femminismo anacronistico di Jane – il film ha trovato il favore del pubblico ed è facile capire il perché.
I centodieci minuti di film scorrono piacevolmente, alternando scene di grande tensione a quelle di paesaggi meravigliosi e flashback della vita del giovane Tarzan. Gli effetti speciali, che è vero, possono non essere all’altezza di quelli di altri film, sopperiscono bene alla totale mancanza di animali sul set.

The Legend of Tarzan è un film che molto probabilmente non resterà nei libri di storia, ma che può sicuramente regalarci un buon sabato sera.

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1/4 di secolo e la calcolatrice per fare 2+2.

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