Sulla moda in Italia ne abbiamo sentite di ogni: è in declino, non ha più posto per i giovani, non è più come una volta…
Ma cosa ne pensa chi in questo mondo ci lavora? Per scoprirlo abbiamo intervistato una ragazza che della moda ha fatto la sua professione, oltre che il suo stile di vita.
Alice Moreschini è una giovanissima fotomodella, fashion editor e studentessa di fashion design. Ha lavorato anche come modella di body painting, attrice e ragazza immagine per diverse realtà italiane e non, senza smettere mai di barcamenarsi tra i suoi mille impegni con l’entusiasmo di chi crede fermamente in ciò che fa.
Ecco cosa ci ha raccontato:
Partiamo dalle origini: come ti sei avventurata nel mondo della moda? Quale percorso hai intrapreso per arrivare dove sei oggi?
Quando ho iniziato a studiare Fashion Design all’Università ho conosciuto tante personalità artistiche. Dal momento in cui mi hanno proposto di posare per la prima volta ho incontrato un grandissimo numero di fotografi, modelle, stilisti, artisti, con così tante idee da realizzare ed un’energia trascinante. Più sei immerso in un clima del genere più hai voglia di creare. Mi piace pensare che queste collaborazioni mi accompagneranno anche in futuro, al di là del mio ruolo da modella.
Cosa ti ha convinta che questa era la tua strada? Hai mai avuto dubbi o ripensamenti durante il tuo percorso lavorativo?
Ho sempre pensato che lavorare nella moda mi avrebbe resa felice, indipendentemente dalla posizione. E non mi sbagliavo: ero tanto euforica come blogger di moda quanto come commessa! Non sono mai tornata indietro, perché quello che faccio mi piace, e cerco sempre di divertirmi e di pormi nuovi obiettivi e sfide. Sono sempre proiettata al futuro!
Hai avuto diverse esperienze con il body painting: cosa pensi di questa forma d’arte? Come ci si sente ad essere una tela nelle mani di un artista?
E’ un genere che mi piace molto, perché più di molti altri permette di trasformarti in una persona completamente diversa! Nella mia visione una modella, prima che un manichino, dovrebbe essere una brava attrice, che con la sua interpretazione riesce a mostrare alla camera una personalità diversa ad ogni scatto. Il bodypainting può aiutare molto in una trasformazione di questo tipo. Provengo da una famiglia di artisti e di pittori, sono una grande studiosa di storia dell’arte, amo l’idea di poter interpretare le grandi opere di maestri che ho studiato solo sui libri, come ho avuto l’onore di fare con alcuni disegni di Salvador Dalì. Inoltre sono stata molto fortunata, devo ammettere: fin dai primi bodypainting sono stata modella per alcuni tra i più bravi artisti di questo settore, tutti pluripremiati, campioni mondiali, gente che sa il fatto suo!
A tuo parere, come sta cambiando oggi il mondo della moda in Italia?
Ho l’impressione che i giovani abbiano perso il coraggio di azzardare. Ho visto collezioni di abiti che si somigliano tutte, foto che si somigliano tutte, modelle che si confondono l’una con l’altra. Quando parlo con le mie colleghe e propongo qualcosa di un po’ più azzardato mi sento rispondere “è troppo, non è stato mai fatto”. Mi piacerebbe che qualcuno volesse uscire dal solco già arato, questo secondo me è l’unico modo per farsi spazio in un ambiente fin troppo saturo. Nessuno ha bisogno dell’ennesima copia della copia, nella moda.
Tra le tue esperienze, qual è stata quella che in assoluto ti ha entusiasmata di più?
Essere chiamata a Milano per presentare alcune importanti sfilate internazionali nella capitale della moda è stata una grande soddisfazione! Provengo da una realtà abbastanza piccola, non ho mai ambito ad arrivare così in alto, poter entrare in un’agenzia importante come l’Elite è stata una bella emozione. In quell’occasione ho potuto anche intervistare alcune personalità importanti e scrivere articoli per alcune testate nazionali tra cui Marie Claire, dimostrazione che avere un bel viso aiuta, ma senza un cervello non si va da nessuna parte…
Quali consigli daresti a una ragazza che voglia avventurarsi oggi nel mondo del fashion?
Non smettere mai di studiare. Essere umile e con i piedi piantati in terra. Migliorarsi sempre e non accontentarsi mai. E avere sempre un piano di riserva nella manica.