E’ arrivato il freddo vero, e con lui anche il momento di mangiare più leggero, quale miglior piatto quindi se non una Vellutata di Finocchio.
La Vellutata di finocchio è indeale per riprendere alla grande dopo i bagordi delle feste, grazie alle proprietà diuretiche del finocchio, quindi vi aiuterà a combattere il gonfiore depurandovi.
Inoltro con i freddo che sta facendo una bella Vellutata di verdure vi scalderà anche, quindi è il momento ideale per preparare una calda crema di finocchi insieme a me.
Vellutata di Finocchio
Ingredienti per 6 persone:
- 1 kg di finocchi
- 1 porro
- 1 litro di acqua
- 350 ml di latte
- 100 ml di panna fresca
- 1 cucchiaio di farina
- 1 carota
- 4 fette di pane di segale
- parmigiano reggiano q.b.
- sale q.b.
- pepe q.b
- olio EVO q.b.
Procedimento:
Iniziamo a preparare la nostra Vellutata di Finocchio mondando il finocchio stesso, tagliamolo a tocchetti e lasciamo da parte la barbina.
Affettiamo anche la parte bianca del porro.
In una pentola mettiamo a scaldare 4 cucchiai di olio EVO, non appena diventa caldo possiamo unire il finocchio ed il porro.
Facciamo appassire il finocchio ed il porro senza che prendano colore, quindi a fiamma moderata.
Non appena saranno appassiti aggiungiamo 300 ml di latte e l’acqua, il sale e il pepe.
Compriamo con un coperchio, lasciamo cuocere per almeno 15 minuti dalla ripresa del bollore.
La nostra Vellutata di Finocchio è quasi pronta.
Stemperariamo il cucchiaio di farina nella panna ed aggiungiamo i 50 ml di latte che avevamo tenuto da parte.
Uniamo il composto ai finocchi e lasciamo cuocere altri 5 minuti.
Nel frattempo possiamo tostare dei triangolini di pane di segale in forno.
Mettiamo il pane tagliato su una placca da forno, cospargiamo la superficie con del parmigiano reggiano e mettiamo in forno a 170°.
Tagliamo la carota a fette, e facciamola scottare in acqua bollente per 2 minuti.
Io l’ho tagliata a stelline ma è buonissima anche se la lasciate a rondelle.
Non ci resta che assemblare la nostra Vellutata di Finocchi.
Mettiamola in ciotole e guarniamo con le stelline di carote ed i ciuffetti di barbina che avevamo tenuto da parte.
Buona cena.
#Curiosità: lo sapete da cosa deriava il detto “non lasciarsi infinocchiare”??? significa non farsi raggirare, raccomandazione che veniva fatta agli acquirenti meno esperti di vino, che spesso veniva trattato con i semi del finocchio per mascherare i cattivi odori e sapori del vino difettoso.