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Game of Thrones – Recensione episodio 5×06

Buongiorno e scusate per il ritardo. Prometto solennemente che d’ora in poi le recensioni saranno pubblicate il lunedì mattina proprio appena visto l’episod.. No, non esageriamo. Appena visto l’episodio, in genere, ho bisogno di qualche minuto – ora per riprendermi dallo shock, com’è avvenuto lunedì. Infatti mi sono ripresa dopo quarantotto ore. Non lo so, George, ci hai messo sei episodi per darci qualcosa di tangibile, grazie, ne mancano solo quattro e poi una lunga attesa di un anno. Grazie infinite. Non so se si nota la mia leggera avversione nei confronti di questa stagione che si sta avviando troppo lentamente, così lentamente da essere in grado di avviarsi nella 5×10, e ho detto tutto. Tuttavia, Game of Thrones è Game of Thrones, e bella o brutta che sia la stagione, piace a prescindere.

Procediamo, come al solito, per ordine:

  • Arya

Arya continua a fare la Cenerentola nella House of Black and White. Pulisce i pavimenti e pulisce i cadaveri, e non può fare domande. Giustamente si chiede che fine facciano i cadaveri che deve lavare ogni giorno, ma nessuno le da una risposta. Accade poi che lei stessa dice a Jaqen di essere pronta per giocare. Lui le fa domande su se stessa e la sua vita e non appena lei risponde con la verità, o comunque con una storia simile alla sua, lui la picchia. Scopriamo qualche secondo dopo il vero intento di questo gioco: la verità non è la stessa per tutti. Arya stessa era stata presa in giro dall’altra ragazza presente in quel luogo, che, forse per metterla a suo agio, le ha raccontato una storia fittizia su come fosse finita lì. Anche Arya, dop aver capito come funzioni il gioco, fa lo stesso con una povera bambina in fin di vita. Forse il loro dovere è proprio quello di assecondare chi soffre per aiutarlo, o forse non ci ho capito nulla io (il che è davvero molto probabile). Detto ciò, una volta lavato l’ultimo corpo – quello della bambina sopra citata – Arya scende nei sotterranei e si ritrova in un posto che macabro è dir poco. Un enorme salone con grandissime torri dalle cui finestre escono teste di uomini morti, presumibilmente gli stessi cadaveri preparati da Arya. Jaqen le dice allora che lei non è pronta a diventare nessuno, ma è pronta a diventare qualcuno. Viva gli enigmi, ci piacciono tantissimo. Cosa avrà mai voluto dire con quella frase? Forse il destino di Arya non è quello di unirsi agli Uomini Senza Volto? E cosa deve fare? Di questo passo, ne parleremo tra un paio di stagioni.

  • Tyrion e Jorah

Scappati dalle rovine di Valyria, Jorah e Tyrion si dirigono verso Mareen quando incontrano sulla loro strada dei mercenari che vogliono catturarli e vendere Tyrion a pezzi come fosse un mobile di Ikea. Ovviamente tra i due Tyrion è il più intelligente e li convince non solo a tenerlo in vita, ma anche a portare il suo compagno di viaggio a Mareen a combattere nelle fosse di combattimento in quanto egli è il più grande guerriero del Continente Occidentale. Mh mh, certo. Uno con l’intelligenza di un bradipo in coma, che non ha ancora capito il significato della friendzone. Noi lasciamoceli credere. Tyrionammaliatutti ha vinto di nuovo e magari entro la decima puntata lo vedremo incontrare Daenerys. Anche se, come lui stesso sostiene, può una ragazza che non è mai stata nel Continente Occidentale governare il Continente Occidentale? Detto tra noi, per quanto io la adori, ma ce la vedete Daenerys sul Trono di Spade ad Approdo del Re? Cersei dove la mettiamo? Io la vedo come una cosa un po’ troppo surreale, per ora.

  • Dorne

Adoro Dorne, è la mia città preferita e i dorniani sono fantastici. Sì, anche le figlie di Oberyn nella loro cattiveria. A primo impatto verrebbe da condannarle ma se poi ci si pensa un attimo: i Lannister hanno rovinato la famiglia Martell, Oberyn voleva vendicarli, si è offerto di combattere per salvare un Lannister palesemente vittima dei soprusi della propria famiglia, e ci ha rimesso il cranio. E’ un pochino normale che la sua famiglia sia, come dire, un pochino assetata di vendetta. Che poi, probabilmente anche suo fratello Doran ha qualche cosa in mente, qualcosa di saggio che non implichi uccidere Myrcella (che speriamo non diventi come sua madre…), ma Ellaria non ha tutti i torti: la guerra è guerra. Mi è piaciuto da morire il combattimento tra le Vipere e Jaime e sinceramente non sapevo per chi tifare. Anche Jaime è un buon personaggio, questo lo abbiamo ripetuto più volte. Vabbé, alla fine tanto vengono bloccati e sono certa che li rivedremo nel prossimo episodio. Una piccola considerazione sul principe dorniano che ha chiesto la mano di Myrcella: bene bene molto bene.

  • Approdo del Re

Ladies and gentlemen, Beautiful is back. Ditocorto is back in town e Cersei lo riceve. Parlando delle strategie di governo egli la informa che ha trovato Sansa Stark (come se non l’avesse nascosta per praticamente due stagioni…) e ha saputo che si trova a Grande Inverno e che andrà in sposa a Ramsay Bolton. Ha inoltre saputo che Stannis sta marciando su Grande Inverno e quindi si auspica che entrambe le casate si distruggano a vicenda. Promette inoltre a Cersei di farle trovare Sansa su una picca, come segno del suo essere nato per servire la Corona. Che qualcosa non quadrasse in quest’uomo ci era chiaro fin dall’inizio, ma ora io non ci capisco nulla. Dove vuole arrivare?

Sempre ad Approdo del Re, lady Olenna torna a far visita alla Regina Madre regalandoci una perla di conversazione che non ha eguali apostrofando Cersei con quell’appellativo che tutti hanno sempre pensato ma nessuno ha mai detto, facendo riferimento al mestiere più antico del mondo. CAPIAMOCI. Un dialogo fantastico in cui Cersei spiega, senza parlare, il senso dei magheggi fatti fin’ora: il credo militante è stato ovviamente autorizzato dal Re, un bambino che segue solo i consigli di sua madre, ma pur sempre il Re. Quest’armata ha arrestato Loras, perché il loro credo vuole che gli omosessuali debbano essere puniti, non è colpa di Cersei se loro hanno solo eseguito degli ordini. Allora mi pare giusto portare Loras davanti ad un tribunale. Il giovnincello, che è diventato sempre più carino, nega più e più volte il suo coinvolgimento con altri uomini finché non entra in aula a testimoniare lo scudiero con cui Margaery lo aveva trovato a letto qualche episodio fa. Bam, Loras torna in prigione e Margaery – che per chi se lo fosse scordato è la Regina – viene arrestata per aver mentito difronte a Dio. Tommen non fa niente e assume un’espressione da “Oddio mamma che sta succedendo? Fai qualcosa, io non so che devo fare“. Più o meno è quello che ha pensato.

  • Sansa e i casi umani

A Grande Inverno è finalmente giunto il giorno delle nozze. Le nozze! Cioè, ora si preparano i matrimoni così da un episodio all’altro, senza morti e senza stragi. Ma è un film romantico o GOT???? Fortuna per noi, questo matrimonio assume tinte macabre verso fine episodio, ma mai quanto gli altri che eravamo abituati a vedere. Inizio con il mio inchino a Sansa che, mentre Myranda le fa il bagno e cerca di spaventarla riguardo Ramsay, le si rivolge nel modo in cui solo Cersei avrebbe potuto fare: “Da quanto sei innamorata di lui?”. Beccata, Sansa non è stupida. Oddio, forse un po’. O magari alle cose ci arriva sempre nel momento sbagliato. Perché, se è vero che ha scoperto che Myranda è innamorata di Ramsay, è anche vero che quest’ultima non avesse tutti i torti riguardo l’uomo che Sansa sta per sposare. La sposa è pronta, Theon entra in camera per condurla all’altare e lei, ancora convinta che Theon abbia ucciso Rickon e Bran, si rifiuta di toccarlo e di stargli vicino. Il matrimonio avviene al buio, nel Parco degli Dei credo o qualcosa del genere, sotto la neve, quasi suggestivo. Sembra quasi una bella serata e Ramsay ha un bello sguardo in cui, per lo meno a me, non è sembrato di vedere tracce di sadismo. Ecco, mi soffermerei sul non è sembrato. Il matrimonio finisce, gli sposi vanno in camera scortati da Theon. Ramsay sembra premuroso nei confronti della sua nuova signora e le chiede se è vero che sia ancora vergine. Lei annuisce sostenendo anche che Tyrion non l’ha mai toccata essendo lui un gentiluomo. Ramsay le chiede allora di spogliarsi e mentre Theon fa per uscire, ecco venir fuori tutto il sadismo e l’essere psicopatico del Bolton: Theon deve restare a guardare. Sansa si sente ovviamente mortificata ma Ramsay la getta sul letto, le strappa il vestito e, praticamente, la stupra. Di Sansa vediamo gli occhi, per un attimo, pieni di lacrime e l’espressione di chi pensa “prima Jeoffrey, poi Baelish, poi questo, che ho fatto di male in vita mia?”. Poi sentiamo il respiro affannato di Ramsay mentre vediamo il volto di Theon contorcersi dalla paura e dal dispiacere. Forse il rimorso per ciò che ha fatto/non fatto e l’impossibilità di poter aiutare la figlia di colui che lo ha cresciuto come un padre.

Quest’ultimo episodio termina dunque in un crescendo di tensione che culmina con il volto di Theon in primo piano, che quasi mi faceva sperare in un suo intervento per salvare Sansa. Ma è troppo succube di Ramsay, non potrebbe mai farlo. Come finirà? Sansa diventerà una delle prede nelle famose cacce di Ramsay? Arriverà qualcuno a Grande Inverno? Forse Sansa accenderà la famosa candela per segnalare a Brienne che si trova in pericolo e verrà salvata. L’episodio mi è piaciuto, ha ripreso le classiche tinte delle altre stagioni. Speriamo continui si questa lunghezza d’onda. A voi è piaciuto?

Alla prossima settimana con un’altra recensione di Game of Thrones dalla vostra Giulia!

Giulia Di Felice: @its_AlwaysJulieVentisette anni, interprete, traduttrice, appassionata di viaggi e letteratura e con il sogno nel cassetto di diventare scrittrice. Nel frattempo scrivo racconti nell'attesa dell'ispirazione per creare qualcosa di migliore, venero i ravioli cinesi e mi drogo di serie TV.