Le migliori città in cui vivere, Vienna la migliore!

Le migliori città in cui vivere, Vienna la migliore!

Ogni anno Mercer, una delle più grandi società di consulenza di tutto il mondo, rilascia l’elenco delle migliori città in cui vivere.

Mercer tiene conto dei seguenti parametri per giudicare quali città devono far parte della lista per la migliore qualità della vita:

  • contesto politico e sociale
  • contesto economico
  • ambiente socio-culturale
  • servizi medici e sanitari
  • scuole e istruzione
  • qualità dei servizi pubblici e trasporti
  • tempo libero

Tale graduatoria serve alle imprese internazionali per determinare compensi e benefici del proprio staff all’estero.

Zurigo Photo credit: https://www.etihadregional.com
Zurigo
Photo credit: https://www.etihadregional.com

A conquistare la prima posizione è Vienna, seguita da Zurigo, Auckland, Monaco di Baviera e Vancouver.

L’Italia non rientra in nessuna delle prime 40 posizioni.
La prima delle città del nostro Paese infatti è Milano, solo 41esima.

Auckland city, Westhaven Marina and harbour view, Auckland, New Zealand
Auckland, Photo credit: http://www.coolturehunter.it/

Anche Londra, Parigi e New York non sono riuscite ad entrare nella top 35.

Dallo studio emerge dunque che le città dell’Europa Occidentale dominano la classifica, in particolar modo la Germania con ben 3 città nelle prime 7 posizioni.
Con un’evidenza nuova: la sicurezza è sempre più un fattore chiave che le multinazionali devono tenere in considerazione quando inviano lavoratori all’estero.

Per la prima volta, infatti, Mercer ha redatto una classifica ad-hoc in materia di sicurezza personale, basata su indicatori come stabilità interna al Paese, ordine pubblico e tasso di criminalità.
Secondo tale classifica, Lussemburgo, capitale dell’omonimo stato, occupa il podio più alto, seguita dalle svizzere Berna, Zurigo e dalla finlandese Helsinki, tutte pari-merito in seconda posizione. In Italia, Roma paga, rispetto a Milano, per i temi legati alla microcriminalità. Le città, invece, meno sicure del mondo sono Bagdad e Damasco.

Non riesco a parlare di me facilmente, non so mai cosa dire perché sono più che convinta che non bastano due parole per raccontare una persona. Potrei fare “una lista della spesa “ per scrivere tutte le cose che adoro e che odio, ma mi dilungherei troppo quindi semplicemente dico che mi piace andare controcorrente e mi piace ascoltare le persone che hanno una storia, che hanno ancora voglia di far sentire la propria voce in un mondo fatto da stanze in cui si sente solo il rumore dei tasti sulla tastiera.

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