Cosa vedere a Valencia: un viaggio tra presente e passato

Cosa vedere a Valencia
Ciudad de las artes y las ciencias

Lo ammetto, quando ho optato per Valencia come meta per le vacanze estive il caso ha giocato a favore di questa scelta molto più della consapevolezza.
Sapevo solo di voler trascorrere le mie ferie in un posto caldo, dove il cibo fosse buono e non troppo costoso, dove ci fossero mare, caldo secco, una buona dose di verde e il minor numero possibile di italiani (ok, su quest’ultimo requisito ho decisamente preso un abbaglio, ma sorvoliamo). Sapevo per sentito dire che Valencia valeva la pena di essere visitata, che aveva delle splendide spiagge e un sacco di itinerari da percorrere in bicicletta. Le offerte low cost hanno fatto il resto.
Ma cosa vedere a Valencia in una sola settimana?

Sono partita a metà giugno senza conoscere praticamente nulla di questa città, senza guide tascabili alla mano né itinerari prestabiliti, solo con la consapevolezza di voler esplorare ogni suo angolo e godermi l’ebbrezza della scoperta inconsapevole.
Non credevo di poterne rimanere così affascinata. Valencia è letteralmente un abbraccio tra passato, presente e futuro, una fucina di stili architettonici così discordanti eppure così inspiegabilmente in armonia tra di loro.
Il clima che si respira è impagabile, e le sue strade potrebbero affascinare tanto l’appassionato di storia quanto l’amante delle modernità.

Qualche informazione generale

Valencia, capoluogo della Comunità Valenciana, è la terza città più popolosa della Spagna dopo Madrid e Barcellona. Ve ne accorgerete soprattutto passeggiando tra le vie di periferia, dove i condomini vecchio stile abbondano in ogni angolo!
Le due lingue ufficiali della città sono il castigliano (lo spagnolo “standard”) e il dialetto valenciano, che a prima vista è molto simile al catalano – ma non ditelo mai a un abitante di Valencia, si infurierebbe!
I cartelli sono bilingue e se non masticate un po’ di spagnolo lasciate perdere l’inglese: nei negozi e nei ristoranti è molto più facile trovare qualcuno che parli e comprenda l’italiano.

Cosa vedere a Valencia

1. Jardín del Turia

Più che da vedere, il parco del Turia è qualcosa di impossibile da non vedere!
Turia era il nome del fiume che attraversava la città di Valencia fino alla seconda metà anni 50. A seguito di una piena particolarmente violenta, per evitare danni alla città si decise di deviare completamente il suo corso.

La foce fiume è oggi un enorme parco che si estende per ben un milione di metri quadri, una vera e propria arteria verde che attraversa tutta la città, dal centro storico fino alla città delle arti e delle scienze. Attraversarlo a piedi o in bicicletta è un must do per ogni turista!

2. Ciudad de las artes y las ciencias

Questo complesso futuristico, costruito tra il 1998 e il 2009, è in tutto e per tutto il fiore all’occhiello di Valencia. Il suo scopo è quello di rappresentare le arti e le scienze in ogni loro espressione attraverso dei veri e propri gioielli architettonici semi-futuristici, in cui nulla è lasciato al caso.

Sorge alla fine del parco del Turia ed è composto dalle seguenti strutture:

  • Il Palau de les Arts Reina Sofía, un edificio monumentale dedicato alle arti sceniche. Purtroppo era in ristrutturazione quando ho visitato la città, perciò non ho avuto modo di vederne l’interno, ma la sola struttura esterna è di per sé un’attrazione: enorme e al tempo stesso elegante, unisce le forme sinuose della sua struttura curva a un maestoso terrazzo che ospita piante e fiori autoctoni. Da fotografare!
  • Il museo delle scienze Principe Felipe, dedicato alla scienza, si suddivide in tre piani da 8.000 m2 ciascuno. La sua caratteristica principale (e quella che ho senza dubbio apprezzato di più) è l’interattività: la scienza viene spiegata al visitatore tramite piccoli esperimenti che lui stesso può eseguire in autonomia, spesso molto coinvolgenti. Si può assistere alle classiche esposizioni tematiche, ma anche diventare spettatori del teatro dell’elettricità, dove vengono illustrati e svolti i più famosi esperimenti sulla corrente elettrica. Ho adorato in particolare la nursery dei pulcini, dove quotidianamente in un’incubatrice si schiudono diverse uova sotto lo sguardo affascinato dei visitatori.
  • L’Hemisfèric, un enorme cinema la cui struttura ha la forma di un occhio, dove vengono proiettati documentari scientifici in formato IMAX su uno schermo di quasi 900 m2 che occupa l’intera superficie del tetto. Un’esperienza unica in cui l’immersione nella pellicola è totale e le immagini riescono quasi a “bucare” lo schermo. Quasi tutti i documentari proiettati sono disponibili con l’audio in italiano.
  • L’Umbracle, una suggestiva passeggiata sopraelevata e sovrastata da una struttura che ricorda uno scheletro, espone sculture di arte moderna sullo sfondo di una curatissima foresta tropicale.
  • L’Oceanografic, un acquario all’aria aperta tra i più grandi d’Europa, sorge su una superficie di 110.000 m2 e accoglie al suo interno 40.000 diverse specie tra pesci, cetacei, mammiferi e uccelli. Ogni area è dedicata a un habitat marino e collegata alle altre tramite sentieri all’aperto: per visitarlo tutto occorre una giornata intera!

Sul sito ufficiale della ciudad trovate tutte le informazioni che servono per orientarsi in questo enorme complesso, insieme agli orari di visite e spettacoli.

3. Casco historico

In totale contrasto con l’architettura futuristica della città delle scienze, il centro storico è la culla degli edifici più antichi e caratteristici di Valencia.

Passeggiando a piedi o in bicicletta tra le sue movimentate vie potrete ammirare la mastodontica plaza de toros, fare un giro al mercato centrale coperto (aperto tutti i giorni fino alle 14:30), esplorare la stazione del nord con la sua caratteristica architettura cittadina, godervi un aperitivo nella centralissima piazza del municipio, visitare l’interno dell’antica cattedrale dove è custodito il sacro Graal, salire i (tanti) gradini che portano in cima all’antica porta della città e imbastire un tour delle moltissime chiese che costellano il quartiere.

Anche se vi ci vorrà un po’ di impegno per trovarla, fate una tappa a plaza redonda: è qualcosa che non si vede spesso nelle grandi città e che lascia a bocca aperta!

Il centro storico è senza dubbio il luogo della città più ricco di storia, ma anche di cibo: proprio in questa zona potrete trovare i locali migliori per godervi le tapas in perfetto stile spagnolo.
Privilegiate quelli delle vie secondarie, evitando di dare corda ai ragazzi che vi adescano con volantini e offerte varie (quasi sempre vi indirizzano a locali turistici con prezzi ben più alti della media). Se non lo conoscete, una tappa da 100montaditos è obbligatoria (soprattutto il lunedì, quando tutti i paninetti costano 50 cents)!

Il quartiere ha anche delle ottime gelaterie artigianali, soprattutto nei pressi della cattedrale. In città si può ordinare l’agua de Valencia, un cocktail a base di Cava o champagne, succo d’arancia, vodka e gin.

4. Playa Malvarrosa

Se siete a Valencia, non potete certo rinunciare a una giornata al mare: la playa Malvarrosa è la splendida spiaggia cittadina a due passi dal porto. Si estende per un chilometro e ha una larghezza media di 135 metri, il che la rende spaziosissima.
E’ provvista di tutti i servizi necessari (docce, ombrelloni, centri di primo soccorso) e la sua sabbia fine, tipica mediterranea, si accompagna ad un mare pulitissimo, vincitore della bandera azul per l’alta qualità dell’ambiente. La Malvarrosa è costeggiata da un lungomare zeppo di ristoranti, bancarelle e negozietti. Quasi tutti i ristoranti del primo tratto sono turistici, e per trovarne di tipici dovrete camminare un po’ in direzione nord, fino ad Alboraya. La paella, il piatto simbolo della città, viene servita in tutti i locali che si affacciano sulla spiaggia.

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